I Forum Osservatorio del Paesaggio
Sono 29 i componenti dell'Osservatorio del Paesaggio convocati per il primo Forum in Sala Belli (insieme ai cinque componenti del Comitato scientifico della step) per un primo confronto sul tema del Paesaggio che “è, come ha detto l'assessore Mauro Gilmozzi (che dell'osservatorio è il Presidente), il nostro futuro”.
Il proponimento della Provincia autonoma, con l'istituzione dell'Osservatorio del Paesaggio è riuscire a monitorare il territorio che cambia, costituire un prezioso archivio della memoria e creare una cultura diffusa. “Non a caso - ha detto l'assessore - l'Osservatorio è stato incardinato sulla step, la scuola di governo del territorio e del paesaggio voluta dall'esecutivo provinciale come importante opportunità per fare formazione”.
“Con il terzo Piano urbanistico provinciale - ha continuato l'assessore - abbiamo voluto mettere il paesaggio al centro dell'azione politica, perché il paesaggio è l'insieme delle relazioni, siamo noi, è una storia che si sedimenta, è il futuro che stiamo costruendo. Dunque se il paesaggio deve essere fattore di sviluppo, dobbiamo intenderci e capire bene come vogliamo impostare questo passaggio culturale.
È molto importante che riusciamo a fare sintesi, e lo dobbiamo fare incontrandoci, confrontandosi Il dirigente generale dell'Urbanistica Fabio Scalet ha presentato gli aspetti strutturali e organizzativi dell'Osservatorio e il presidente del comitato scientifico della step Ugo Morelli ha sottolineato la missione dell'Osservatorio che parte dalla ricerca e dalla collaborazione con l'Università degli Studi di Trento e si propone la creazione di una prospettiva culturale in grado di favorire il cambiamento del modo di pensare i processi di trasformazione del paesaggio.
All'incontro è intervenuto il professor Roberto Gambino al quale è stata affidato il compito di tenere una lezione dal titolo “Il paesaggio tra coesione e competitività”.
Gambino che ha sottolineato il fatto che la decisione di costituire un Osservatorio del Paesaggio così fatto è un passo molto importante e quello della Provincia autonoma nasce da una base molto forte. Nella sua relazione Gambino ha esposto alcune linee di ragionamento sui Paesaggi in pericolo, su identità, valori e diritti, su conservazione e innovazione, sulla ri-articolazione della centralità urbane sul nuovo ruolo degli spazi liberi.