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Garanzia Giovani alla prova dei fatti. Stato dell’arte in Italia e in Europa

Articolazione e contenuti

Il 22 aprile 2013 il Consiglio adotta su proposta della Commissione la Raccomandazione sull'istituzione di un sistema di Garanzia per il Giovani. Il piano costituisce l'esito di un lungo percorso avviato già nel 1993 con il Libro Bianco Delors nell'ambito del quale venivano delineati i tratti di Youth Start un programma innovativo che anticipava i tratti di Garanzia Giovani. Da allora in avanti l'impegno delle Istituzioni europee per i giovani è proseguito negli anni portando all'approvazione di diverse iniziative che Garanzia Giovani ha il pregio di ricondurre ad un sistema unitario. L'obiettivo della Raccomandazione è quello di garantire - attraverso diverse azioni e misure - ai giovani europei che non studiano e non lavorano un'opportunità di inserimento nella vita sociale attiva attraverso un'offerta di lavoro o formazione entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione ovvero dall'uscita di un percorso di formazione formale. In attuazione delle indicazioni contenute nella Raccomandazione tutti gli Stati dell'Unione hanno presentato alla Commissione un piano nazionale per l'attuazione di Garanzia Giovani.

Il piano italiano, presentato alla Commissione l'8 dicembre 2014, è stato formalmente avviato il 1 maggio ma ancora oggi non in tutte le Regioni Italiane è operativo e non poche sono le criticità strutturali che ne stanno accompagnando l'implementazione, nonostante le risorse a disposizione siano cospicue (1,5 miliardi di euro) e consentirebbero se ben investite al nostro Paese di dotarsi di un moderno sistema di politiche attive e di un'infrastruttura del placement. Ad un anno dall'avvio il bilancio non è nel complesso positivo. Ma vi sono territori virtuosi, come quello trentino, dove grazie all'azione delle Parti Sociali e alla cooperazione di tutti gli attori pubblici e privati del mercato del lavoro questo piano è una reale opportunità di partecipazione dei giovani alla vita sociale attiva.

La giornata formativa vuole essere l'occasione per individuare, attraverso le testimonianze e l'analisi delle best practices attivate a livello europeo, nazionale e locale, possibili soluzioni alle criticità che hanno impedito al piano italiano di funzionare al meglio per fare in modo che questo si trasformi, più di quanto lo sia oggi, in un'opportunità di innovazione e sviluppo. Con Garanzia Giovani l'Italia per la prima volta ha l'occasione di attivare un'azione sistematica per offrire ad una platea ampia di giovani un ventaglio di opportunità che li aiuteranno a entrare nel mondo del lavoro. Il seminario vuole essere l'occasione per lo scambio di esperienze positive e per promuovere poi il dialogo attivo tra i rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, gli enti locali, le parti sociali e gli operatori del mercato del lavoro con l'obiettivo di realizzare quello che la Raccomandazione ci chiede di “fare rete”.

ore 10.00-13.00
Introduce e modera
Giulia Rosolen, Fondazione ADAPT

Garanzia Giovani: un primo bilancio ad un anno dall'avvio
Michele Tiraboschi, professore di Diritto del lavoro, Università di Modena e Reggio Emilia

Un primo bilancio: le esperienze di successo nelle regioni italiane
Tiziana Lang, Isfol

L'attuazione di Garanzia Giovani in Provincia di Trento
Luciano Galetti, Agenzia del Lavoro, Provincia autonoma di Trento

ore 14.00-17.00
Introduce e modera
Giulia Rosolen, Fondazione ADAPT

La relazione speciale della Corte dei Conti Europea: “La Garanzia per i giovani nell'UE: i primi passi sono stati compiuti, ma si profilano rischi di attuazione”
Tony Murphy, Corte dei conti europea

Le politiche per l'occupazione giovanile in Austria
Sabine Platzer-Werlberger, AMS Arbeitsmarktservice Tirol, Austria

Garanzia Giovani in Spagna: stato dell'arte e possibili sviluppi
Francisco Calvo, professore di Diritto del lavoro, Università di Siviglia

Il convegno è organizzato in partnership con la Fondazione ADAPT

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