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Il distretto culturale trentino: cultura e turismo alleati per una nuova idea di sviluppo locale

Il distretto culturale è “un sistema di relazioni, territorialmente delimitato, che integra il processo di valorizzazione delle dotazioni culturali, sia materiali che immateriali, con le infrastrutture e con gli altri settori produttivi che a quel processo sono connesse” . 

La realizzazione di un distretto culturale ha quindi l'obiettivo da un lato, di rendere più efficiente ed efficace il processo di produzione culturale e, dall'altro, di ottimizzare i suoi impatti economici e sociali.

A partire da questa definizione, è importante iniziare a ipotizzare in Trentino un'organizzazione coerente e integrata delle risorse e delle competenze territoriali assimilabile al concetto di “distretto culturale”, per superare l'attuale frammentazione del settore culturale e un grado piuttosto basso di connessione con altri ambiti produttivi, incluso il turismo.

Negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni tentativi per integrare maggiormente l'offerta culturale nei circuiti di fruizione turistica, come ad esempio le card turistiche -la più ambiziosa delle quali riguarda le città di Trento e Rovereto, unite nella TrentoRovereto Card- che rappresentano una modalità per far dialogare i due mondi creando le condizioni per un fecondo scambio tra cultura e turismo.

Tale dialogo però non può e non deve esaurirsi in uno strumento di fruizione dei beni e delle attività culturali, per quanto originale ed efficace, ma è invece indispensabile avviare una riflessione più ampia e profonda sulle modalità di costruzione di un distretto culturale evoluto, in cui la cultura non sia semplicemente una componente del prodotto turistico, quanto invece motore per lo sviluppo locale, capace di fecondare con nuovi linguaggi e nuovi approcci la produzione di beni, lo sviluppo dei servizi, la capacità creativa e innovativa di un'intera comunità.

Se è vero che i prodotti e le azioni culturali nascono con riferimento al sistema di relazioni che si attivano su un territorio, allora i “distretti culturali” emergono come luogo di prossimità dove si utilizzano sia le leve di crescita esogena, i cui mercati si trovano all'esterno di quel territorio (o sono fatti di turisti) sia quelle di crescita endogena, i cui fattori di produzione sono prerogativa di un particolare territorio. Per questo vanno presi in considerazione i seguenti fattori:

 

  • la promozione dello sviluppo locale mediante la valorizzazione del capitale sociale/culturale

  • la cultura come fattore di esportazione attraverso l'afflusso di turisti e visitatori con un'attenzione sempre maggiore rivolta alla continuità dei progetti culturali unita a una programmazione di medio/lungo periodo e un minor peso relativo degli eventi

  • la produzione culturale in loco come “bene” da promuovere e vendere all'esterno del territorio


Il passaggio delle nostre società verso un'economia della conoscenza pone un'enfasi crescente sugli effetti delle politiche culturali in termini di PIL, di occupazione, di coesione sociale, di politiche inclusive, di capacità di affrontare le sfide del futuro.

La valorizzazione della cultura locale può infatti creare le condizioni per l'innovazione dei modelli e dei processi produttivi, fino all'esportazione dei prodotti.

Obiettivi

Per favorire un più profondo dialogo tra cultura e turismo, tsm-Trentino School of Management coordinerà un tavolo di lavoro che riunisce alcuni rappresentanti selezionati prioritariamente nelle aree di Trento e Rovereto con l'obiettivo di favorire un confronto aperto su possibili progetti strategici per il territorio. 

Il percorso è da considerarsi un laboratorio strutturato in cui i partecipanti, sotto la guida di esperti, si confronteranno portando le loro esperienze e, alla luce della conoscenza di alcuni modelli di riferimento e delle più riuscite esperienze internazionali, proporranno proposte e ipotesi di potenziamento dell'alleanza tra cultura e turismo e di sviluppo delle pre-condizioni di un distretto culturale.

Il percorso alterna momenti dedicati alla riflessione strategica ad altri dedicati alla conoscenza di strumenti che traducano concretamente le idee di sviluppo in modelli gestionali, tenendo presente:

  • l'organizzazione degli attori per mobilitare e ottimizzare le risorse umane, gestionali e finanziarie del sistema;

  • l'atteggiamento degli attori rispetto a progetti e attività e allo sviluppo delle capacità innovative condivise;

  • la cultura come fattore di sviluppo locale sostenibile nel confronto con i mondi esterni.

 

Studiare come si creano le condizioni per la nascita di un distretto culturale vuol dire infatti immergere le comunità locali e le loro istituzioni nel flusso della produzione e fruizione culturale, supportando in termini di risorse lo sviluppo di una nuova imprenditorialità culturale e una rete tra privato, pubblico e tessuto associazionistico.

Articolazione e contenuti

Il percorso si articola in seminari condotti da esperti con una lunga e comprovata esperienza di ricerca o gestione nell'ambito del settore culturale e turistico, affiancati da testimonianze e da casi di studio. I seminari forniranno da un lato un quadro teorico, necessario per affrontare con piena consapevolezza la complessità del tema e dall'altro presenteranno idee e case histories per illustrare le innovazioni riuscite nell'ambito dell'incontro tra turismo e cultura e nello sviluppo del distretto culturale.

All'interno del percorso si prevedono dei momenti di incontro con altre esperienze a livello nazionale e internazionale al fine di confrontarsi con realtà che stanno affrontando i temi del distretto culturale-turistico.

Per garantire continuità di senso tra i seminari e tenere un filo rosso tra i diversi argomenti, si prevedono momenti di coordinamento con i partecipanti a cura dello staff responsabile del percorso.

Il percorso si svolgerà tra marzo e ottobre 2013. 

I SEMINARI

  1. Il valore della cultura per lo sviluppo del Paese. Partecipazione al 3° Summit Arte e Cultura "Niente cultura, niente sviluppo" organizzato dal Sole 24 Ore a Milano

  2. Il sistema della cultura in Trentino e le nuove frontiere della ricerca nel campo dei beni culturali

  3. La governance del turismo e la cultura come ingredienti di differenziazione del prodotto territoriale

  4. Lo sviluppo di una strategia di marketing territoriale per la valorizzazione congiunta di cultura e turismo

  5. Le card turistiche come strumento di integrazione tra turismo e cultura: architettura, gestione, casi

  6. La rete tra organizzazioni della cultura e del turismo e la creazione delle condizioni per lo sviluppo del distretto culturale 

  7. Laboratorio sul distretto

  8. Viaggio di studio

  9. Discussione Project work e conclusione del percorso

CONTENUTI DEL PERCORSO

MODULO 1 

Partecipazione al 3° Summit Arte e Cultura "Niente cultura, niente sviluppo" organizzato dal Sole 24 Ore

21 Marzo 2013, MILANO

L'evento ha in programma numerose testimonianze di alto livello che riguardano i temi oggetto della formazione, in particolare il legame tra cultura e impresa e le politiche che istituzioni e imprenditoria privata stanno attuando per gestire il governo dei beni culturali in una logica di sistema e in particolare:
  • la cultura e la ricerca 
  • le sinergie fra pubblico e privato le strategie di sviluppo
  • gli sgravi fiscali per la cultura 
  • l'industria culturale e creativa in Italia tra realtà e prospettive

tsm gestisce l'organizzazione logistica di tutto il gruppo di partecipanti a Milano per assistere al Summit.
 

MODULO 2

Il sistema della cultura in trentino e le nuove frontiere della ricerca nel campo dei beni culturali. 

10 Aprile 2013 / 14.00-17.30

Docenti: Mauro Marcantoni, Luca Dal Pozzolo e Ugo Morelli

Il seminario fornisce l'occasione di presentare e discutere i risultati dell'attività dell'Osservatorio della cultura in Trentino e il Rapporto sulle attività culturali. Un quadro conoscitivo articolato del sistema culturale è infatti condizione indispensabile per impostare ogni successivo ragionamento di sviluppo nella direzione di un distretto culturale.

Il seminario introduce inoltre alcuni spunti riguardanti la ricerca applicata al campo della cultura. I tentativi in essere per gestire con maggiore efficienza i beni culturali si sono rivelati sovente fallimentari per un sostanziale difetto di ordine epistemologico. L'applicazione di approcci di matrice economicista ed efficientista ai beni culturali, come se fossero beni commerciali, porta a disconoscerne le caratteristiche peculiari, in primis la non riproducibilità e la loro saturabilità. 

Una tela di un famoso pittore o una sinfonia eseguita da un'orchestra sono unici e la loro bellezza sta anche nella loro unicità, cui si accompagna un'utilità marginale tendenzialmente decrescente per il fruitore, che dopo diverse visioni o ascolti perde progressivamente piacere e interesse per l'opera. 

È quindi essenziale avere chiari i presupposti teorici che governano la gestione della cultura, per costruire ipotesi sostenibili di valorizzazione dei beni culturali e sviluppare un distretto culturale-turistico. 
 

MODULO 3

La goverance del turismo e la cultura come ingrediente di differenziazione del prodotto territoriale

23 Aprile 2013 / 9.30-13.00

Docenti: Umberto Martini, Mariangela Franch 

Per una destinazione turistica che voglia fare della cultura uno degli asset principali, è indispensabile sviluppare una strategia di sistema che stabilisca obiettivi generali e indichi gli strumenti attraverso i quali creare le condizioni di mutuo beneficio tra settori. 

A partire da una modalità di coinvolgimento diretto dei partecipanti, il seminario intende presentare un quadro generale del turismo trentino introducendo alcuni elementi chiave relativi all'assetto di governance turistica provinciale e illustrando la caratteristiche del turismo trentino, sia in termini quantitativi (flussi, spesa turistica, impatti economici, mercati), sia in termini qualitativi (strategia, prodotti). 

Verranno inoltre presentati i risultati di alcuni studi volti a comprendere il valore degli eventi culturali per attivare le economie locali e migliorare la capacità attrattiva di una località. 
 

MODULO 4

Lo sviluppo di una strategia di marketing territoriale per la valorizzazione congiunta di cultura e turismo

15 Maggio 2013 / 9.30-13.00

Docente: Francesco di Cesare e testimonianza

Al giorno d'oggi un turista ospite di un luogo non si accontenta più di un buon rapporto qualità-prezzo, ma pone grande attenzione al rapporto “qualità-senso”. In altre parole la qualità dei servizi turistici è ormai largamente data per scontata e sperimentata e la differenziazione dell'offerta può avvenire nella capacità di coinvolgere l'ospite in esperienze ricche di apprendimento e di significato a livello individuale. In tale paradigma, il ruolo della cultura non può che essere centrale, perché è la cultura – insieme all'idea di paesaggio nella sua accezione più ampia – a dare unicità a una destinazione e offrire esperienze in grado di dare pienezza di senso al tempo passato in vacanza.

Una strategia di sviluppo di un distretto deve quindi da un lato riconoscere e valorizzare gli elementi caratterizzanti di un territorio e dall'altra interrogarsi sul potenziale mercato interessato ad acquistare il prodotto-territorio costituito dalle possibili combinazioni di risorse e servizi di una destinazione territoriale. 
 

MODULO 5

Le card turistiche come strumento di integrazione tra turismo e cultura: architettura, gestione, casi

17 Giugno 2013, BOLOGNA

Docente: Bruno Bertero, confronti e testimonianze con gli attori del territorio

Durata: 1 giornata di incontri e seminari “sul campo” a Bologna

Lo strumento principale di fruizione congiunta delle risorse e dei servizi di una destinazione è la card. Oggi numerose destinazione turistiche hanno puntato su questo strumento per permettere all'ospite di vivere l'esperienza di vacanza in modo pieno, soddisfacente e comodo. La card infatti dà la possibilità al turista di costruire la propria esperienza autonomamente utilizzando numerosi servizi senza doverli acquistare singolarmente. Dietro la realizzazione di una card però c'è una sofisticata architettura progettuale necessaria per garantire il funzionamento e remunerare i prestatori dei servizi.
 

MODULO 6

La rete tra organizzazioni della cultura e del turismo e la creazione delle condizioni per lo sviluppo del distretto culturale

11 Luglio 2013 / 9:30-13:00

Docenti: Luca Dal Pozzolo, Fondazione Fitzcarraldo

Un distretto culturale si compone di diversi elementi, ma i singoli attori della rete non bastano a creare un distretto in mancanza di legami stabili e reciproci tra di essi. I benefici del distretto vanno ricercati nelle relazioni tra nodi più che nei nodi stessi perché è grazie alle relazioni che si innescano meccanismi di fertilizzazione incrociata tra organizzazioni culturali e istituzioni, tra imprese e formazione, tra ricerca e innovazione. 

Il Trentino ha investito significativamente in cultura, ricerca, formazione e questo patrimonio può diventare il propellente per capire i nuovi modi di creare sviluppo e fomentare l'innovazione. Il nuovo documento dell'UE (Europa creativa 2014-2020) prevede investimenti per un valore di 17 miliardi di euro nei prossimi sette anni e parte dalla convinzione che il settore culturale rappresenta un formidabile deposito di speranze, idee e nuove prospettive di crescita economica.

Per comprendere il valore della cooperazione e dell'integrazione progettuale, si prenderanno in esame casi di rilevanza internazionale cercando di capire la migliore possibilità di valorizzazione dei fondi europei.
 

MODULO 7

Viaggio di studio a Bilbao (2/3 gg)

11-14 settembre 2013

Il viaggio di studio si effettuerà a Bilbao, una realtà territoriale che ha intrapreso con successo il cammino del distretto culturale-turistico. Il viaggio fornirà l'opportunità di incontrare responsabili delle istituzioni culturali e delle imprese turistiche, amministratori, manager e comprendere così dinamiche sottostanti allo sviluppo di un distretto, le variabili che ne determinano il successo, le scelte strategiche, i problemi affrontati. 
Tale esperienza avrà anche l'obiettivo di creare una modalità di confronto, relazione e scambio tra i partecipanti fuori dal setting tradizionale dell'aula e favorire una maggiore conoscenza reciproca.
 

MODULO 8

La definizione di progetti di sistema e il ruolo della cultura nell'innovazione sociale ed economica

13 dicembre 2013

Il seminario intende facilitare un processo di rielaborazione dei contenuti del corso da parte dei partecipanti e operare un confronto che permetta di individuare possibili aree strategiche di sviluppo del nascente distretto culturale trentino, sulle quali basare una possibile riedizione del percorso e una progettualità futura.

Destinatari

Il tavolo di lavoro sarà composto da circa 25 rappresentanti del settore culturale e turistico individuati prioritariamente sull'asse Trento-Rovereto tra:

 

  • Direttori delle istituzioni museali

  • Direttori di organizzazioni responsabili di eventi culturali convenzionate con la Provincia di Trento

  • Dipartimento Turismo della Provincia Autonoma di Trento

  • Dipartimento Cultura della Provincia Autonoma di Trento

  • Assessorati alla Cultura e al Turismo di Trento e Rovereto

  • Responsabili di Trentino Sviluppo

  • Direttori delle ApT di ambito (o responsabili da essi delegati)

Team di lavoro

Ugo Morelli: responsabile scientifico e direttore del percorso
Francesco Di Cesare: coordinamento tecnico
Paolo Grigolli: gestione rapporti con le istituzioni, facilitatore
Alessandro Bazzanella: progettazione, coordinamento didattico e organizzazione 

Docenti

Ugo Morelli
Professore di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione e di Psicologia della creatività e dell'innovazione, è presidente del comitato scientifico della Scuola per il governo del territorio e del paesaggio di tsm-Trentino School of Management. Ha diretto il Master in Cultural Management di tsm per 8 anni.

Luca Dal Pozzolo
Luca Dal Pozzolo è responsabile scientifico dell'Osservatorio Culturale del Piemonte. E' responsabile della ricerca nel settore delle attività e dei beni culturali e ambientali all'interno della Fondazione Fitzcarraldo, di cui è vicepresidente. È professore associato dell'Unità TELEMME dell'Università di Aix En Province e professore di Progettazione Architettonica del Politecnico di Torino. È nel Direttivo di Paralleli, Istituto Euromediterraneo del Nord-Ovest.

Umberto Martini
E' professore ordinario in Economia e Management presso il Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali dell'Università degli Studi di Trento (Italia) ed è responsabile scientifico di SMTC-Scuola di Management del Turismo e Cultura. Attualmente, i suoi interessi di ricerca includono la governance e il marketing del turismo, il comportamento del turista, la service quality e la sostenibilità, con particolare interesse per le destinazioni di tipo “community” nel territorio alpino. Pubblica diffusamente nell'area del marketing e del management del turismo, con oltre 80 pubblicazioni su riviste internazionali, report istituzionali, capitoli di libri e monografie.

Mariangela Franch 
È professore ordinario in Marketing presso il Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali dell'Università degli Studi di Trento (Italia) ed è coordinatrice del gruppo di ricerca eTourism con il quale ha condotto gli studi sul piano di politica turistica del Comune di Trento. I suoi interessi di ricerca hanno riguardato recentemente le ricerche di mercato online, l'analisi comportamentale del processo di decisione del turista, l'impatto delle ICT sul processo decisionale degli operatori turistici, i temi del turismo sostenibile. Ha pubblicato diffusamente nell'area del marketing e del management turistico, con più di 100 tra pubblicazioni su riviste internazionali, report istituzionali, capitoli di libri e monografie. 

Francesco Di Cesare
Presidente e amministratore di Risposte Turismo, insegna Marketing del turismo all'Università Ca' Foscari Venezia ed è collaboratore de La Biennale di Venezia nella quale ha ricoperto l'incarico di responsabile marketing. Coniuga l'impegno nella docenza, ricerca e consulenza sui principali temi della macroindustria dei viaggi e del turismo e delle produzioni culturali - pubblicando anche da autore o coautore numerosi articoli e saggi - con interventi operativi nell'organizzazione di grandi eventi. 

Pier Luigi Sacco
Economista, specializzato in economia della cultura, sviluppo territoriale, industria creativa e politiche culturali, si interessa a dinamiche sociali di selezione e trasmissione culturale, teoria dei giochi e teoria dei comportamenti non autointeressati. Il suo lavoro è orientato a ricerca, insegnamento e consulenza. Ha contribuito allo studio e teorizzazione del distretto culturale evoluto. Collabora con istituzioni, amministrazioni e comunità locali italiane e internazionali sullo sviluppo locale basato sulla valorizzazione della cultura e l'industria creativa. È docente di Economia della cultura all'Università IUAV di Venezia.  

Bruno Bertero
Esperto nella gestione di eventi turistici, ha lavorato a Turismo Torino in occasione delle Olimpiadi invernali e in Friuli Venezia Giulia, dove è stato responsabile dell'Area Marketing Territoriale & Eventi. Nel 2008 ha fondato FourTourism, società consulenza turistica ed è socio fondatore dell'Associazione Italiana Professionisti e Manager Del Turismo (AIPMT).

 

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