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La nuova governance del turismo in Trentino

Laboratorio di progettazione partecipata delle nuove aziende per il turismo del Trentino

Gli enti turistici del Trentino hanno conosciuto negli ultimi anni cambiamenti molto significativi. Con la riforma del 2002 e il successivo aggiustamento del 2010, il sistema dell'offerta turistica del Trentino si è articolato in un certo numero di aziende che hanno svolto le funzioni di promozione generale della destinazione, di costruzione del prodotto turistico, della promo-commercializzazione dei prodotti e dell'accoglienza. In seguito a numerosi cambiamenti a partire dalla domanda e dalla struttura dei mercati turistici fino ad arrivare ai temi della spending review della pubblica amministrazione provinciale che resta il maggiore finanziatore delle DMO, si rende necessario un ripensamento dell'assetto del sistema e dei meccanismi di funzionamento delle aziende turistiche. 

Durante il 2012 il gruppo dei presidenti e alcuni direttori delle DMO trentine ha sviluppato alcune ipotesi di ristrutturazione del sistema complessivo della promozione turistica del Trentino e ha individuato una possibile forma di finanziamento delle DMO attraverso l'introduzione di specifici strumenti di raccolta, in particolare la tassa di soggiorno (a carico dei turisti) e il tributo di scopo (a carico degli operatori privati), che - assieme a un contributo pubblico comunque presente – consentirebbero di sostenere i costi di funzionamento delle ApT e di dare una ragionevole certezza di risorse per permettere la programmazione strategica alle DMO. 
Oltre al finanziamento serve però affrontare il problema di come rendere più efficiente ed efficace l'articolazione del sistema di offerta, che oggi appare piuttosto frammentato e poco adatto ad affrontare un mercato sempre più complesso. 
Per questo motivo il progetto di formazione proposto da SMT per il 2013 intende individuare possibili forme di riorganizzazione delle DMO territoriali in base ad un nuovo approccio strategico e gestionale, improntato su criteri dimensionali e di efficienza e basato sui seguenti elementi: 

 

  1. un nuovo approccio al marketing di destinazione, basato non tanto sulle funzioni che un ente deve svolgere, ma su una verifica puntuale delle aree strategiche di business presenti nell'ambito della destinazione e le relative teste di sistema, ovvero i soggetti territoriali capaci di presidiare adeguatamente tali aree;

  2. una geometria variabile dello spazio turistico, non più delimitata da confini amministrativi, ma individuata sulla base del comportamento e delle abitudini del turista, che tende ad avere una percezione diversa dello spazio turistico rispetto al territorio ospitante;

  3. forme di finanziamento aventi lo scopo di finanziare professionisti/esperti e di sviluppare know-how, anche sulla base di una messa in rete di competenze e di condivisione di servizi;

  4. un finanziamento trasparente, in base alle attività lungo il marketing funnel (privato vs. semi-privato vs. pubblico).

Obiettivi

Il progetto “Nuovi modelli di DMO in Trentino” mira ai seguenti obiettivi:

 

  1. Identificare possibili modelli di “marketing funnel” (dalla ricerca di mercato alla fidelizzazione) nel panorama dell'offerta turistica del Trentino;

  2. effettuare un'analisi precisa dei flussi turistici in un territorio, per comprendere le abitudini del turista e dare una rappresentazione efficace delle geometrie dello spazio turistico, sulle quali impostare successivamente la ridefinizione del numero e dell'ampiezza delle DMO provinciali;

  3. individuare un set di modelli di DMO adatti per il Trentino, che forniscano spunti e indicazioni per costruire i possibili assetti organizzativi e progettare i processi, i ruoli, le risorse umane, il finanziamento, l'organizzazione e la governance delle DMO del futuro;

  4. approfondire la questione della suddivisione dei compiti tra operatori turistici, organizzazioni turistiche e settore pubblico;

  5. sviluppare nuovi modelli e individuare fonti di finanziamento per compiti collettivi, in responsabilità alle organizzazioni turistiche pilota;

  6. conoscere le competenze innovative necessarie alle organizzazioni turistiche e attivare dei processi rivolti allo sviluppo organizzativo;

  7. valutare e impostare alcune ipotesi organizzative (cooperazioni, alleanze, fusioni)


Per raggiungere tali obiettivi è indispensabile individuare due aree territoriali disposte ad affrontare un percorso di confronto e riflessione e disponibili a mettere a disposizione dati e informazioni necessarie a ricostruire un quadro conoscitivo esaustivo e preciso del turismo di un luogo. 
L'individuazione delle aree interessate avverrà sulla base di un invito, rivolto congiuntamente da SMT e dal Dipartimento turismo della Provincia di Trento ad alcune aree del Trentino che presentino caratteristiche in linea con i principi del progetto.

Articolazione e contenuti

I lavori prenderanno il via il 9 maggio 2013 e si prevede una conclusione entro il 2013. Il programma degli incontri sarà definito di volta in volta in base alla disponibilità dei partecipanti e in base al flusso di lavoro previsto tra un incontro e l'altro. 

Per un efficace svolgimento del progetto si prevedono alcune fasi di lavoro, coordinate dal prof. Pietro Beritelli che ha già collaborato con SMTC sul tavolo della governance turistica nel 2012 e che ha una conoscenza pregressa delle dinamiche territoriali trentine.

I lavori di analisi, di concettualizzazione e di redazione dei report saranno alternati da workshop tenuti con il gruppo di lavoro territoriale, accompagnati dallo staff di tsm e dal prof. Umberto Martini, con il supporto metodologico di IMP.

Ogni workshop prevede la preparazione di documenti di lavoro per i quali è necessaria l'attiva collaborazione delle destinazioni interessate e alla fine dei workshop i protocolli condivisi formeranno la base per la redazione del rapporto finale sull'assetto di governance dei territori pilota.

Modalità di iscrizione

I partecipanti al workshop saranno individuati dalle ApT coinvolte nel progetto.

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