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La previdenza in Italia tra demografia e nuovi scenari di futuro

In un mondo sempre più complesso e soggetto a cambiamenti imprevedibili e repentini, occorre sviluppare la capacità di anticiparli e trovarsi così preparati al futuro che ci attende. Per questo motivo, sviluppare un atteggiamento proattivo e capace di immaginare il “nuovo” è da considerarsi la nostra unica possibilità di riuscita.
Un tema che riguarda il nostro futuro è quello della previdenza, in Italia attualmente composta da due pilastri (obbligatoria e complementare), e frutto di una profonda revisione attuata a partire dal 1992, in seguito alla crisi economica e demografica che ha iniziato a manifestarsi intorno alla fine degli anni ‘80. Negli ultimi trent'anni si sono susseguiti numerosi interventi normativi, che hanno contribuito al riordino del sistema pensionistico italiano per i lavoratori pubblici e privati.
Di fronte ad un mercato del lavoro sempre più flessibile e frammentato - anche a causa delle crisi economiche che si sono susseguite a partire dal 2008 e di una netta precarizzazione – i giovani, ovvero i pensionati del futuro, non potranno contare su un tenore di vita in continuità tra lavoro e pensione, se faranno affidamento esclusivamente sull'assegno pensionistico pubblico. Diventa quindi fondamentale comprendere le dinamiche legate al sistema e il conseguente valore della previdenza complementare.
Ad oggi l'Italia non ha raggiunto una buona copertura previdenziale integrativa ed è pertanto fondamentale svolgere un'adeguata campagna informativa per la crescita di una cultura previdenziale che permetta una pensione più ricca e integrata al termine della vita professionale.
Educare alla previdenza complementare significa fare il bene del Paese, in particolar modo quello di “domani”.
A rendere maggiormente urgente una riflessione sulla previdenza integrativa sono i dati relativi alla situazione demografica in Italia che dimostrano un graduale invecchiamento della popolazione e una riduzione notevole delle nascite anche nei territori considerati maggiormente family friendly come il Trentino.
Ecco quindi che le parti sociali, da sempre intermediatrici di esigenze e bisogni, assumono un ruolo strategico nella trasmissione di una corretta lettura dei fenomeni che viviamo e nell'orientamento dei lavoratori e delle aziende verso un futuro in cui responsabilità e prevenzione diventano la chiave del benessere e della sostenibilità sociale.

Articolazione e contenuti

Il corso avrà una durata di 12 ore (suddivise in 3 moduli di 4 ore ciascuno), si svolgerà nell'autunno 2022 e sarà così articolato:

Il futuro tra nuove visioni, aspetti demografici e responsabilità di orientare

Le principali caratteristiche dei Future Studies, la loro storia e la loro applicazione in ambiente pubblico e privato; i cambiamenti in arrivo e i Megatrend, in particolare quelli relativi a demografia e lavoro.

Docente: Francesco Brunori, Skopia Srl
Data: lunedì 26 settembre | ore 9.00-13.00

Il sistema pensionistico pubblico in Italia: origini e scenari futuri

La sua nascita, il suo sviluppo e la crisi del sistema pensionistico italiano connessa all'evoluzione della spesa pensionistica, le riforme dagli anni 90', l'attuale sistema e i possibili piani di riforma.

Docente: Marco Colombo, Direttore patronato INCA CGIL del Trentino
Data: mercoledì 5 ottobre | ore 9.00-13.00

La previdenza complementare in Italia: caratteristiche, tipologie e obiettivi

Gli obiettivi della previdenza complementare, le tipologie e le caratteristiche dei fondi pensione, le prestazioni pensionistiche e il regime fiscale, il fondo pensione Laborfonds e gli interventi della Regione Trentino-Alto Adige Südtirol.

Docenti: Lorenzo Cicero, Mefop, Michele Buonerba, Presidente Laborfonds
Data: mercoledì 12 ottobre | ore 9.00-13.00

Destinatari

Il corso è rivolto agli operatori pubblici e privati del Trentino coinvolti nelle politiche del lavoro e nelle relazioni di lavoro e interessati al tema proposto. In base alla composizione dell'aula saranno dettagliati il livello e il taglio dell'approfondimento.
Il corso sarà attivato con un minimo di 15 persone. In caso di un numero elevato di iscrizioni saranno previste ulteriori date al fine di soddisfare le richieste.

Attestazione

Al raggiungimento del 70% della presenza sarà consegnato un attestato di partecipazione, come previsto dalle procedure di Tsm.

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