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Laboratorio sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro

Il benessere aziendale è oggi un tema centrale nel dibattito sul mercato del lavoro e organizzazioni. Da un lato la crescente rilevanza del concetto di “responsabilità sociale di impresa”, dall'altro il riconoscimento del fatto che un migliore clima organizzativo può ridurre fenomeni critici come il turn-over, l'assenteismo, la conflittualità, lo stress lavorativo, sollecitano sia le imprese che le organizzazioni di categoria ad interrogarsi sulle prospettive e le modalità per favorire il benessere di lavoratori e lavoratrici.

Questa attenzione ha ancora più significato in una contingenza di crisi come l'attuale, in cui la riduzione delle risorse economiche non consente di intervenire sulla leva salariale e quindi diviene strategico poter agire su altre dimensioni.

Una delle articolazioni più rilevanti del benessere aziendale è senza dubbio quella relativa alla conciliazione tra vita lavorativa e vita famigliare, con specifica attenzione alle questioni della genitorialità e della gestione dei tempi e degli spazi lavorativi, che saranno specifico oggetto di questo percorso formativo.

Articolazione e contenuti

Il corso sarà articolato in tre moduli formativi e laboratoriali per complessive 12 ore di formazione in aula.

Primo incontro

Innovazione organizzativa, produttività e benessere nel lavoro
E' sempre più diffusa la consapevolezza che per essere efficace e produttiva una organizzazione debba saper mantenere un adeguato grado di benessere fisico, psicologico e sociale di collaboratori e collaboratrici. È infatti solo attraverso il contributo assiduo, motivato e competente dei lavoratori che si realizza una parte importante della performance d'impresa.
Per raggiungere tali obiettivi è necessario saper intervenire, attraverso la contrattazione aziendale, sul miglioramento dell'organizzazione e della gestione delle risorse umane. Una organizzazione flessibile, che valorizza le differenze, che è in grado di delegare e valutare sui risultati, che distribuisce i risultati di produttività attraverso forme di welfare aziendale crea benessere organizzativo e migliora la conciliazione tra il lavoro e le altre responsabilità personali.
Anche attraverso la presentazione di una serie di accordi aziendali, il modulo formativo porrà in evidenza alcuni temi negoziali – diversity management, flessibilità organizzativa e degli orari e welfare aziendale – che sono critici per il raggiungimento della produttività e della competitività delle aziende ed insieme per il miglioramento della qualità della vita nel lavoro.

Secondo incontro

Valorizzare la genitorialità nelle organizzazioni
Il modulo si focalizza sul rapporto tra genitorialità e lavoro, prendendo in considerazione le possibili strategie e strumenti per trasformare questa relazione da fattore critico in risorsa. L'esperienza della genitorialità offre infatti a donne e uomini l'opportunità per sviluppare competenze e abilità che, se adeguatamente riconosciute, possono consentire un incremento di competenze personali e professionali “di significato” rispetto alla qualità della prestazione lavorativa.
Il modulo formativo si propone di porre in evidenza come la valorizzazione della genitorialità offra la possibilità di ottenere risultati importanti sul fronte dell'innovazione gestionale e organizzativa con reciproci vantaggi per i lavoratori e le lavoratrici e le organizzazioni.

Terzo incontro

Gestire spazi e tempi
L'armonizzazione dei tempi di vita rappresenta un fattore particolarmente rilevante nella promozione del benessere organizzativo e della conciliazione. Ciò è tanto più possibile quanto più le flessibilità nell'organizzazione degli orari e dei luoghi di lavoro rispondono ad esigenze sempre più “personalizzate”.
La sfida diventa l'incontro tra esigenze organizzative e individuali all'interno della cornice condivisa dei diritti di lavoratori e lavoratrici. Ma tutto questo contrasta con uno stile manageriale diffuso poco incline alla delega, molto orientato al controllo e alla possibilità di avere “a portata di mano” i propri collaboratori per qualsiasi evenienza.
Lo stereotipo che chi adotta forme di flessibilità (tipicamente relegate al part time verticale) è meno produttivo e performante e diventa immediatamente un cittadino di “serie b” nel riconoscimento organizzativo informale e formale del sistema premiante abita le culture organizzative e blocca la possibilità di reinterpretare l'organizzazione del tempo e dello spazio in un'ottica di costruzione di un vantaggio sia per l'impresa che per gli individui.
Il modulo formativo, anche attraverso l'analisi di esperienze concrete presenti sul territorio italiano, affronterà in particolar modo gli effetti e i risultati dell'attivazione di strumenti di flessibilità “impattanti” quali la personalizzazione dell'orario di lavoro e lo smart working, nelle sue varie forme.

Ulteriori informazioni

L'attività formativa riconosce crediti formativi della Provincia autonoma di Trento per l'albo dei Dirigenti

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