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Le relazioni industriali in Italia. Lezioni di storia. Conversazione intorno al libro “Nel rispetto dei reciproci ruoli. Lineamenti di storia delle contrattazione collettiva in Italia”

Aldo Carera, professore ordinario di Storia economica e Storia delle relazioni industriali presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Marianna De Luca, autrice del volume «Nel rispetto dei reciproci ruoli. Lineamenti di storia delle contrattazione collettiva in Italia» (Vita e Pensiero, 2013).

Articolazione e contenuti

Si può imparare qualcosa dalla storia? Si possono trarre delle lezioni, degli apprendimenti, dalle esperienze storiche precedenti, dal modo con il quale i protagonisti di allora hanno affrontato le difficoltà del loro tempo? Le crisi che nel passato hanno attraversato le relazioni tra sindacati, imprese e pubblici poteri nel nostro Paese possono darci qualche indicazione su come affrontare la situazione presente? E quanto queste esperienze hanno segnato gli sviluppi successivi fino ai nostri giorni?
Questo il filo conduttore della conversazione tra Aldo Carera e Marianna De Luca.

Nel presentare i contenuti del volume ci si soffermerà su alcuni momenti particolarmente significativi per la vicenda delle relazioni sindacali le cui soluzioni o problemi irrisolti hanno lasciato una traccia profonda nella cultura delle relazioni sindacali: i mutamenti prodotti dalla prima guerra mondiale e la crisi della comunità industriale negli anni '20; il regime fascista e la ricostruzione del sistema negoziale nella fase finale del secondo conflitto mondiale; la crescita senza sviluppo negli anni del boom economico e la crisi della regolazione negoziale negli anni '60; le crisi petrolifere degli anni '70, le esperienze unitarie e la svolta dell'Eur e le vie d'uscita tracciate dalla partecipazione e dalla concertazione nei decenni successivi; il neoliberismo e la ridefinizione degli equilibri tra capitale e lavoro negli anni più recenti.

L'ipotesi è che la discussione attuale sulle azioni più adeguate a sostenere le sfide della globalizzazione e dell'innovazione, e la ricerca di strumenti negoziali idonei a gestirne i riflessi sulla condizione dei lavoratori e sull'occupazione, possa trarre vantaggio da una riflessione su come, in passato, sono state affrontate situazioni non meno problematiche di quella attuale, sia in termini di confidenza sulla capacità del sistema di individuare soluzioni ma anche di problemi non risolti o strade senza via d'uscita che potrebbe essere un errore ripercorrere. Il passato, infatti, può illuminare il presente ma non determinarlo interamente. Il presente lo facciamo noi, con le nostre azioni, idee, volontà, passioni, interessi. Il passato ci condiziona, ma non ci costringe.

La partecipazione al seminario è libera e gratuita previa iscrizione online.

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