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La gestione della relazione con l’utenza difficile

Obiettivi

Il corso si pone i seguenti obiettivi:

  • saper rendere consapevole l'Operatore sociale dei principi di funzionamento e degli effetti del processo psicologico dell'autoinganno, ovvero di quella naturale tendenza umana a voler sezionare e vedere nella realtà ciò che conferma le nostre sensazioni di base e le nostre credenze personali; saper rendere capace l'operatore di individuare e stilare un elenco pratico di base di quell'insieme ridondante di azioni ed interazioni funzionali e disfunzionali propri/di ruolo e dell'utenza
  • saper individuare i personali stili di percezione-reazione che possono risultare funzionali e disfunzionali nei loro effetti sia in rapporto a sé stessi che all'utenza
  • saper individuare gli stili di percezione-reazione dell'utenza che possono risultare funzionali e disfunzionali nei loro effetti, rispetto agli obiettivi da raggiungere
  • saper selezionare adeguati correttivi interni ed esterni, in grado di re-indirizzare le caratteristiche potenzialmente conflittuali a livello relazionale, massimizzandone le potenzialità virtuose e minimizzandone quelle viziose
  • saper implementare tali correttivi nella propria quotidianità lavorativa, valutandone al contempo effetti e retroazioni funzionali e disfunzionali per sé e per l'utenza, anche a fini preventivi

Articolazione e contenuti

  • Fenomeno dell'autoinganno, nella interazione dinamica tra schemi interni di credenze implicite e modalità pratiche assistenziali in azione
  • Riflessività come pratica di conoscenza e di cambiamento, sia durante che dopo l'azione assistenziale, accompagnata dalla capacità di applicare il problem solving strategico
  • Analisi ed individuazione (in forma di elenco-traccia) dei più frequenti e ridondanti patterns percettivi-reattivi, sia personali sia riferiti all'utenza, ritenuti come virtuosi e viziosi rispetto ai bisogni del caregiver ed alle richieste dell'utenza
  • Analisi e individuazione, attraverso la pratica della riflessività applicata in termini narrativi alla propria quotidianità lavorativa, dei peculiari e personali atteggiamenti assistenziali funzionali-virtuosi e disfunzionali-viziosi nelle principali aree di intervento collegate al ruolo professionale
  • Analisi e individuazione del come (strumenti e metodi) mantenere e rafforzare gli atteggiamenti considerati virtuosi e, al contrario, correggere mentalmente ed operativamente quelli considerati viziosi (le tentate soluzioni ridondanti disfunzionali)
  • Modalità strategicamente più adatte per l'applicazione pratica nel proprio contesto lavorativo: metodi e strumenti di implementazione
  • Analisi delle ricadute personali ed applicative dei correttivi apportati al proprio stile assistenziale, sia in relazione all'utenza che al contesto istituzionale (colleghi, équipe), sperimentate nel frattempo e loro riaggiustamento

Destinatari

Assistenti sociali e Responsabili dei Servizi sociali territoriali della Provincia autonoma di Trento

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Iscrizioni: fino al 13 marzo 2019 

Durata

14 ore

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