News/Approfondimenti > 31 maggio 2017

Trentino School of Management Paola Borz è la nuova direttrice Personale: il 60% è donna

Corriere del Trentino

TRENTO Sabina Zullo, presidente del cda, Mara Davi, guida del collegio dei sindaci, e ora anche Paola Borz, appena nominata nuova direttrice generale, incarico per il quale era ritenuta tra i favoriti (Corriere del Trentino del 21 marzo). 


Una leadership tutta al femminile per Trentino school of management, l'ente costituito da Provincia e università di Trento che si occupa di formazione con uno sguardo alla crescita territoriale. Per la società consortile è l'avvio di una nuova fase - seguita all'addio di Mauro Marcantoni - che prevede la con ferma delle attività strategiche ma anche l'apertura a nuovi settori e al mercato. Senza dimenticare il trasferimento da via Giusti alla nuova sede di via Borsieri, nell'ex complesso Santa Maria Bambina. 


Entro il biennio 2018-2019 il 20% del fatturato (4,2 milioni nel 2016) dovrà arrivare dal l'esterno. Adesso la percentuale è bassa perché la società è orientata principalmente sulla formazione ai dipendenti del sistema pubblico. A indicare l'obiettivo è stata Piazza Dante, che ha appena avallato i cambi nel cda. 


I nuovi componenti sono Martino Agostini - che ha un'esperienza internazionale nella consulenza strategica nell'Information technology - e Emanuela Rossini, docente di inglese alla Statale di Milano, nonché consulente per la cultura e membro del comitato di indirizzo di fondazione Caritro. Il cda riunito ieri mattina ha affidato l'incarico a Borz, che è responsabile dell'Ufficio risorse umane della Provincia ed è stata vicepresidente di Tsm. Il suo nome da mesi circolava nei corridoi di Piazza Dante e della Scuola come probabile nuovo direttore generale. Il suo profilo è stato scelto dal cda fra i 15 raccolti tra i propri direttori dall'amministrazione provinciale, come prevede la procedura. «Sono molto felice ed emozionata per la nomina - precisa l'interessata -. Ringrazio il cda per la fiducia accordatami: il mio impegno sarà quello di lavorare con passione affinché la società continui a rappresentare un'eccellenza nel campo della formazione, aprendosi nel contempo a nuove sfide ed opportunità per crescere ulteriormente. Con orgoglio prendo il testimone da Mauro Marcantoni». 


«La selezione ha richiesto due mesi di attento lavoro» precisa Enrico Bramerini, vicepresidente di Tsm. «La verifica ha portato alla scelta di quello che riteniamo il miglior candidato per capacità e pro pensione all'innovazione. Il nuovo responsabile dovrà essere all'altezza di un compito arduo: consolidare l'attività svolta e allargare a sviluppo del territorio, reti d'impresa, welfare di comunità». Il cda presieduto da Sabina Zullo ha quindi inteso dare conoscimento del ruolo professionale femminile, in un'ottica di valorizzazione delle politiche di genere e di quelle di conciliazione vita-lavoro». A tsm il 60% dei 34 dipendenti è costituito da donne, come metà dei responsabili di area. E i vertici sono tutti al femminile. «Tre donne, due libere professioniste e una dirigente pubblica, sposate con figli» ricorda Zullo, avvocato, mentre Davi è commercialista. «Siamo attenti alle politiche di genere e lo dimostriamo internamente - conclude la presidente -. Le sfide da por tare avanti sono molte e riguardano i progetti di formazione e arricchimento delle competenze per la sostenibilità, il territorio, il turismo e il welfare».

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