News/Approfondimenti > 31 maggio 2023

Dal lavoro agile al Distretto Trentino Intelligente

di Luca Comper 

Le nuove modalità di lavoro che, a partire dalla pandemia, ci hanno visti tutti coinvolti, possono diventare leve di cambiamento culturale e organizzativo in primis e poi strumenti di sviluppo territoriale?

Secondo la Giunta provinciale la risposta è affermativa. Tanto che nel settembre del 2021 è stato approvato un apposito Piano strategico che vede il lavoro agile quale principale fattore di sviluppo del territorio. L'idea alla base del progetto è quella di coinvolgere l'intero territorio provinciale in un percorso di crescita e innovazione sostenibile per il tramite del lavoro agile.

Infatti, mediante l'incentivazione presso tutti i datori di lavoro del territorio di un diverso modello di organizzazione ispirato alla flessibilità spaziale e temporale della prestazione lavorativa si possono ottenere vantaggi sia per l'organizzazione, in termini di efficienza ed efficacia, che per il lavoratore in termini di maggiore flessibilità e motivazione.

Gli obiettivi principali del progetto possono essere sintetizzati in:

  • promozione del benessere organizzativo interno alle organizzazioni
  • implementazione tecnologica del territorio e delle singole organizzazioni
  • sviluppo della vocazione delle organizzazioni al soddisfacimento dei bisogni del cittadino sia esso cliente che utente
  • riqualificazione patrimonio immobiliare anche per la creazione di spazi di co-working
  • riprogettazione dei contesti urbani e valorizzazione delle attività commerciali di prossimità
  • sviluppo economico durevole e maggiormente attento alla sostenibilità e alla territorialità
  • Inoltre, il progetto mira a promuovere politiche che consentano uno sviluppo equilibrato delle aree interne, perseguendo l'obiettivo di una maggiore coesione territoriale, rendendo così il territorio provinciale attrattivo anche dal punto di vista del capitale economico, intellettuale e umano.

Gli obiettivi elencati sopra possono essere raggiunti con l'implementazione del lavoro agile, che funge da volano per lo sviluppo di un vero e proprio “distretto intelligente” dato che, il cambiamento dei paradigmi lavorativi può essere non solo un importante fonte di innovazione organizzativa, ma anche un acceleratore dirompente di innovazione sociale.

Il traguardo che si vuole raggiungere è un incremento della smartness del territorio a tutto tondo, intesa come capacità di valorizzare le persone nelle organizzazioni, il capitale sociale, ambientale e infrastrutturale del territorio. Da qui deriva il titolo del progetto “Dal lavoro agile al distretto Trentino intelligente”. Il progetto è stato, fin dalla sua approvazione, immediatamente operativo, grazie all'individuazione di soluzioni e percorsi da mettere subito a terra.

Nel primo anno di implementazione, in particolare:

  • hanno preso avvio i lavori della Comunità professionale e di pratica che riunisce al proprio interno gli HR manager delle organizzazioni pubbliche e private del territorio
  • è stato approvato l'accordo con le Organizzazioni sindacali per il lavoro agile del comparto autonomie locali – area non dirigenziale
  • sono state stilate dal Comitato provinciale le linee guida per la sicurezza nei luoghi di lavoro
  • sono iniziati i percorsi formativi ad hoc per i dipendenti provinciali.

Nel 2023, proseguono le attività di implementazione. In particolare, grazie alla preziosa collaborazione con Trentino School of Management, si prevede, tra le altre cose, di:

  • proseguire i lavori della Comunità professionale e di pratica, nell'ottica del costante coinvolgimento dei datori pubblici e privati nello sviluppo del territorio;
  • attivare un apposito Tavolo di consultazione con le Organizzazioni sindacali
  • dare avvio in via sperimentale all'utilizzo da parte dei dipendenti provinciali degli spazi di coworking messi a disposizione dalla Federazione Trentina della Cooperazione sul territorio provinciale
  • stilare degli indicatori di prestazione legati al lavoro ibrido.

Anche per l'anno in corso, quindi, la sfida che attende la Provincia è quella di saper innovare l'azione amministrativa per renderla effettivamente idonea a rispondere ai sempre diversi e crescenti bisogni di tutti gli stakeholder.

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