News/Approfondimenti > 03 dicembre 2018

Festival Famiglia, riflettori su calo nascite e politiche trasversali

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I commenti e le analisi sui dati preoccupanti relativi alla natalità in Italia hanno segnato la giornata inaugurale della settima edizione del Festival della famiglia di Trento, quest'anno intitolata "Qualità della vita e competitività territoriale: uno sguardo internazionale”. Il festival continua fino al 9 dicembre.

In Italia, nel 2017, sono nati 120.000 bambini in meno e il 22% delle donne 40enni è senza figli: numeri su cui i vari relatori, tra cui alcuni esperti internazionali, si sono confrontati su qualità ed efficacia delle politiche pubbliche e sui progetti privati capaci di invertire il trend negativo della natalità e di valorizzare il ruolo della famiglia nella società.

"Le politiche per la famiglia non sono solo quelle rivolte a bambini o anziani - ha detto il sindaco di Trento Alessandro Andreatta nei saluti introduttivi ai partecipanti intervenuti al Teatro sociale - ma azioni trasversali che puntano a migliorare la qualità di vita delle famiglie come parchi in ogni quartiere, piste ciclabili, strutture sportive e biblioteche. Il lavoro da fare è ancora molto”.

Tra gli ospiti della prima sessione di oggi, moderata dal direttore del giornale "L'Adige" Pierangelo Giovanetti, c'era anche il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, Gianluigi De Palo.
“I numeri che abbiamo visto certificano la denatalità in atto e possono essere cambiati solo con delle politiche serie, con una visione a 20-30 anni e non che durino il tempo di una legislatura - ha sottolineato De Palo - perché senza bambini non ci sarà più welfare, né una sanità pubblica, in breve non ci sarà futuro”. Il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, atteso all'inaugurazione del festival, non ha potuto partecipare e a fare le veci del governo è intervenuta Ermenegilda Siniscalchi, capo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Con questo esecutivo vogliamo dare slancio alle politiche pubbliche per la famiglia - ha spiegato Siniscalchi - e il fatto che il governo Conte abbia voluto un ministro per la famiglia è un chiaro segnale. Il primo intervento è già nella legge finanziaria, ovvero una cospicua integrazione delle risorse per il Fondo delle politiche per la famiglia, che dal 2018 può contare su una dotazione di 100 milioni di euro. Così potremo portare avanti delle politiche integrate ai vari livelli di governo, dal locale al nazionale”.
Il capo del dipartimento per le politiche della famiglia ha anche confermato che misure strutturali come il bonus per gli asili nido e il premio nascita saranno incrementate.

Tra i relatori Internazionali, il vicesindaco di Tirana Andi Seferi ha spiegato che nonostante L'Albania sia un paese in crescita, anche lì è diminuito il numero di nascite, e che per questo l'amministrazione ha deciso di introdurre misure che vanno dal bonus per le nascite all'assistenza scolastica, fino agli aiuti alle giovani coppie per i mutui immobiliari.

Le conclusioni della giornata sono state affidate al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che si è soffermato anche sul ruolo delle imprese nella conciliazione tra vita professionale e vita familiare.
Secondo Fugatti, “le amministrazioni pubbliche devono guardare con attenzione alle imprese che prevedono il nido aziendale tra i servizi offerti e agevolare questi percorsi”.

Proprio con una conferenza sul tema “qualità della vita e conciliazione vita-lavoro: un approccio comparato” riprenderà domani il festival, nella Trentino school of management di via Giusti, con inizio alle 14.30.

Oltre a conferenze e tavole rotonde, fino al 9 dicembre la città sarà animata anche da workshop, mostre, spettacoli teatrali e per bambini dedicati al tema della famiglia.

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