News/Approfondimenti > 29 settembre 2022

Il valore dell’educazione al territorio e al paesaggio

di Gianluca Cepollaro

Negli ultimi anni in Trentino, soprattutto grazie alle possibilità fornite dall'autonomia speciale, è stata posta una crescente attenzione alla specificità del territorio attraverso lo studio della storia e della geografia dei luoghi, l'analisi delle istituzioni e dei processi dell'autonomia speciale, l'approfondimento delle possibilità di relazione tra locale e globale, l'interesse verso la cultura del vivere in montagna. In questa direzione il concetto di paesaggio si è oggi affermato come un ulteriore e fondamentale riferimento. È questa un'affermazione che deriva dalla riflessione ormai quasi quindicennale sull'attività svolta dalla Tsm|step Scuola per il governo del territorio e del paesaggio costituita nel 2008 contestualmente all'approvazione del Piano Urbanistico Provinciale.

Il paesaggio riveste un ruolo centrale per il futuro del Trentino, oltre a rappresentare uno degli asset fondamentali in campi quali la gestione del territorio, la valorizzazione ambientale, l'economia turistica. Una nuova concezione di paesaggio, introdotta dalla Convenzione Europea nel 2000 e adottata dalla Provincia autonoma di Trento, indirizza una specifica attenzione non solo verso i luoghi di eccezionale bellezza ma verso gli spazi nei quali trascorriamo la vita di tutti i giorni. La centralità della percezione delle popolazioni nei confronti del proprio paesaggio opera una transizione del concetto da sfondo e decoro a “spazio di vita”. Di fatto opera un'estensione dell'idea di paesaggio che potremmo sintetizzare nella transizione “dall'essere visto” (in particolare dall'essere contemplato ed ammirato) “all'essere vissuto” (in connessione quindi con la qualità della vita nei luoghi). Ed è proprio questa estensione che genera la connessione del tema del paesaggio con quello più ampio della vivibilità del territorio per i cittadini e per le comunità. Una prospettiva centrata quasi esclusivamente sulla visibilità, che aveva caratterizzato la nascita dell'idea di paesaggio, si combina quindi con la dilatazione alla vivibilità in cui “tutto è connesso con il paesaggio”: aria, acqua, suolo, energia, ma anche insediamenti, strade, giardini, sino alle rappresentazioni che riflettono sensibilità, valori, significati.

Il paesaggio, così, si manifesta innanzitutto come spazio educativo per la sua capacità di fungere da catalizzatore di molti temi urgenti della contemporaneità: dalla gestione delle risorse naturali alla qualità degli spazi costruiti, dalla cura del patrimonio culturale al cambiamento climatico, dalla tutela della biodiversità alla pianificazione territoriale. La tensione verso una diffusa qualità della vita, lo stretto rapporto tra autonomia e responsabilità delle decisioni di conservazione e trasformazione, la ricerca degli equilibri tra sistema naturale, sociale ed economico, la valorizzazione delle risorse naturali, rappresentano tutte sfide che emergono da un rinnovato concetto di paesaggio. Sono sfide che richiedono uno sforzo innanzitutto educativo per sostenere la partecipazione dei cittadini, e in particolare delle giovani generazioni, nella progettazione del proprio futuro.

Su questo sfondo Tsm|step si impegna in un'azione educativa diffusa per sostenere e accompagnare quel salto di qualità, innanzitutto culturale, necessario per immaginare nuove connessioni tra spazi di vita, paesaggio, ambiente, sviluppo economico, coesione territoriale e sociale. Fare formazione sul territorio e sul paesaggio implica trattare temi estesi, traversali, complessi che richiedono di essere affrontati con urgenza ma nello stesso tempo necessitano di un'ampia progettualità.

L'impegno formativo si articola attraverso quattro aree di attività rivolte ad un'ampia fascia di destinatari: amministratori, tecnici, professionisti, scuole ed in alcuni casi all'intera cittadinanza. La prima area riguarda il “governo del territorio” e comprende le azioni a sostegno dei processi di pianificazione e di gestione territoriale. La seconda area comprende, invece, le azioni volte a promuovere la cultura e le competenze che individuano nel paesaggio un elemento cruciale per avere uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Vi sono, inoltre, azioni messe in atto al fine di costruire una visione comune sulla preferibilità del vivere in montagna ponendo particolare attenzione sul valore delle Dolomiti UNESCO. La quarta, e ultima, area di impegno riguarda il ruolo a sostegno dell'Osservatorio del Paesaggio della Provincia autonoma di Trento a cui viene assicurato il supporto amministrativo, organizzativo e logistico. L'Osservatorio è impegnato nella documentazione, nello studio, nell'analisi e nel monitoraggio del paesaggio trentino nonché nella promozione della qualità delle trasformazioni che lo investono. Il lavoro comune con l'Osservatorio è testimonianza concreta del tentativo di realizzazione di una strategia ampia che riconosce l'educazione al territorio e al paesaggio come asse portante di un modello di sviluppo capace di combinare salvaguardia delle risorse e qualità della vita.

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