News/Approfondimenti > 25 maggio 2023

La montagna inclusiva, nuovi linguaggi per l'accessibilità

La seconda edizione del seminario annuale “La montagna inclusiva”, organizzato da Tsm|Accademia della Montagna, ha affrontato il tema dei “nuovi linguaggi e delle nuove pratiche” che possono aiutare a definire la ricchezza della diversità chiedendosi, allo stesso tempo, se sono necessarie nuove parole e nuovi simboli inclusivi o se, al contrario, è opportuno iniziare un percorso che porti alla loro scomparsa.

Il seminario è stato introdotto dal giornalista Rosario Fichera che attraverso un'analisi etimologica della parola inclusività ha sottolineato che il contesto montano può essere uno spazio metaforicamente ideale per parlare di inclusione, poiché, in montagna è possibile forse “abitare da soli” ma non “vivere da soli”.

Ad aprire i lavori Giorgio Cestari, dirigente del Servizio Turismo e Sport della Provincia autonoma di Trento, che ha ricordato l'impegno dell'amministrazione in progetti volti a rendere il più possibile accessibili le infrastrutture e i servizi per il turismo in Trentino. Gianluca Cepollaro, di Tsm|Trentino School of Management, ha posto l'attenzione sull'impegno che Accademia della Montagna porta avanti nella formazione sui temi dell'accessibilità e dell'inclusione. La relazione tra linguaggio e inclusione, ha continuato Cepollaro, è di particolare importanza e richiede molta cautela: le parole, le immagini, che ci definiamo “inclusive” appaiono spesso svuotate di senso e soprattutto sembrano non avere più presa sulla realtà. Forse “i tempi sono maturi per immaginare nuovi linguaggi, meno preoccupati di definire se stessi come inclusivi e più capaci di dare valore alla persona con le proprie qualità”.

I lavori del seminario si sono articolati sotto forma di due “conversazioni”. La prima ha raccolto gli interventi di esperti di diversa provenienza disciplinare sui temi dell'accessibilità, dell'inclusione e della formazione. Sono intervenuti Rocco Cerone, giornalista della rivista “Oltre gli ostacoli”, Simone Elmi di Brenta Open, associazione che accompagna scalatori con disabilità, e la psicologa dello sport Francesca Vitali docente all'Università di Verona.

La seconda “conversazione”, invece, si è focalizzata su alcune esperienze in Trentino di promozione della montagna inclusiva. Alla tavola rotonda sono intervenuti Andrea Facchinelli di Astrid–Associazione Trentina per l'Inclusione e la Disabilità, Stefano Carbone di Scie di Passione, l'atleta Nicolle Boroni più volte partecipante al Brenta Open, Venera Russo della cooperativa GSH e Matteo Lazzizzera vicepresidente del CIP–Comitato Paralimpico Trentino-Alto Adige.

Ilaria Perusin, in conclusione, referente di Tsm|Accademia della Montagna, ha sottolineato l'importanza della formazione continua e la collaborazione tra enti e organizzazioni diverse nello sviluppare insieme nuove idee e progetti. Ha poi presentato le prossime attività formative di Tsm|Accademia della Montagna progettate in collaborazione con i professionisti, con le scuole, con istituzioni e associazioni partner che si occupano di sostenere l'inclusione nella frequentazione della montagna.

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