Turismo sostenibile nelle aree protette
Le cinque aziende per il turismo che fanno riferimento al Parco Naturale Adamello Brenta – ApT Val di Sole, Madonna di Campiglio, Val di Non, Garda Dolomiti Trentino e Dolomiti Paganella – hanno ottenuto un importante riconoscimento sotto il profilo dell'impegno sui temi dello sviluppo sostenibile: l'assegnazione della Fase 3 della CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile. La CETS, infatti, è uno strumento riconosciuto a livello internazionale per i territori capaci di mettere in campo un'offerta turistica sostenibile, responsabile e di qualità in ambienti fragili come le aree protette.
Il riconoscimento della CETS Fase 3 alle cinque APT presenti all'interno dei confini del Parco Naturale Adamello Brenta è il primo atto di questo genere in Italia, a sottolineare l'attenzione riservata dal settore turistico e dal sistema delle aree protette trentine all'ambiente, alla sostenibilità e alla progettazione di esperienze di fruizione del territorio sempre più vicine alle aspettative dell'ospite e attente alle esigenze delle comunità locali.
La cerimonia di conferimento si è svolta al castello di Stenico lo scorso 24 maggio, Giornata europea delle aree protette, alla presenza degli assessori provinciali all'urbanistica e ambiente Mario Tonina e al turismo Roberto Failoni, del referente di Federparchi Marco Katzemberger, del sindaco di Stenico Monica Mattevi oltre che dei rappresentanti del Parco e delle Aziende per il Turismo coinvolte. L'appuntamento ha chiuso un lungo e complesso processo promosso dal Parco Naturale Adamello Brenta e dal Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette della Provincia e accompagnato dall'Unità Economia del Turismo e Marketing Territoriale di Tsm-Trentino School of Management con la collaborazione dell'Area ATA di Trentino Marketing.
Il percorso legato alla Fase 3 della CETS si inserisce in un ampio piano di lavoro triennale, concertato fra Tsm e la Provincia autonoma di Trento, con l'obiettivo di sostenere le Aree protette del Trentino nel loro percorso di sviluppo e innovazione dei servizi di accoglienza e di esperienza turistica, avvalendosi degli strumenti di certificazione europea, in particolare della CETS, come riferimento per intervenire e sollecitare il cambiamento dal basso all'interno dei territori protetti.
Il lavoro, inoltre, si è alimentato con i risultati di un laboratorio promosso nell'ambito del corso di alta formazione “Project Manager del Prodotto Turistico" realizzato nel 2021-2022. Durante questo percorso, i collaboratori e le collaboratrici delle ApT, assieme ad alcuni partecipanti esterni al sistema provinciale, hanno iniziato a lavorare sul prodotto sostenibile dell'area Parco, definendo il progetto di Arterie Verdi che è ora inserito nel piano di miglioramento delle cinque aziende coinvolte.
La CETS è stata elaborata nel 1991 dalla Federazione Europarc, un'organizzazione europea che riunisce diverse decine di aree protette. Oltre a essere uno dei primi riferimento della politica turistica delle aree protette dell'Unione Europea, ha rappresentato per i parchi la prima importante occasione di confronto su tematiche, come il turismo sostenibile, che vanno oltre la conservazione e la tutela ambientale, passando da un concetto di tutela passiva del proprio territorio ad un concetto più ampio ed esteso di “conservazione attiva”, che vede i parchi, insieme agli altri attori del territorio, “motori” di sviluppo sostenibile. A questo proposito è utile sottolineare come la certificazione sii basa su accordi volontari, stretti fra diversi soggetti del territorio.
Il percorso supporta la Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile promossa dalla Provincia autonoma di Trento in stretta connessione con il sistema provinciale, gli attori istituzionali, economici e sociali, e che incontra oggi soprattutto la sensibilità delle giovani generazioni.