News/Approfondimenti > 17 novembre 2005

Acquisti online, risparmiato il 16%. L’e-procurement abbatte i costi delle forniture alla provincia. Ieri il convegno sul tema organizzato da tsm. Riduzione delle spese anche per l’Università e azienda sanitaria.

di Giovanni Pedrotti

TRENTO – L’acquisto on-line delle forniture richieste dagli enti pubblici si rivela per la nostra Provincia un mezzo per ridurre le uscite. Nelle gare perfezionate sul web relative agli approvvigionamenti richiesti, la pubblica amministrazione ha risparmiato circa 500 mila euro, circa il 16% della spesa preventivata.

Questo è quanto emerso ieri mattina durante l’incontro sul “futuro degli approvvigionamenti negli enti pubblici del trentino”, promosso da Trento School of Management in collaborazione con Provincia ed informatica trentina.

Numerosi sono i benefici che il cosiddetto e-procurement (cioè gli approvvigionamenti on-line) punta ad ottenere. Oltre all’abbassamento dei costi legati all’acquisto di beni e servizi, il processo mira a un’ottimizzazione delle procedure, e una velocizzazione delle stesse e di acquistare beni sopra la soglia comunitaria.

Grazie alla razionalizzazione degli approvvigionamenti infatti, si dovrebbe riuscire a colmare il vuoto lasciato dalla riduzione delle risorse pubbliche (-2,2% nel 2004), permettendo così di mantenere il livello di servizi attuale.

L’ambito d’azione, legato ai nuovi meccanismi di mercato come i negozi elettronici, le gare telematiche e il mercato virtuale, coinvolge molteplici enti del territorio della nostra provincia ed è suddiviso in più livelli. Tra questi ci sono la pianificazione delle spese (dopo la raccolta dei fabbisogni), l’analisi e classificazione dei fabbisogni, la definizione delle gare e così via.

“Con questa iniziativa – ha spiegato Clara Fresca Fantoni, direttore di Informatica Trentina, vogliamo rappresentare un approccio innovativo per quanto concerne la strategia d’acquisto”. E-procurement – ha aggiunto Ivano Dalmonego – direttore del dipartimento Affari e Finanze e presidente di informatica Trentina – è una nuova strategia che mette in atto, a livello pubblico, investimenti di struttura che possono portare innovazione all’interno del sistema economico”.

Durante l’incontro sono poi intervenuti Marco Tomasi, direttore dell’Università degli studi di Trento, che ha ricordato come questa sia riuscita a risparmiare, grazie all’iniziativa, il 20% sul preventivo e Carlo Favaretti, direttore dell’Azienda provinciale per i servizi che ha invece spiegato come sia stata dell’8,6% la riduzione dei costi.

I seguito hanno preso la parola Alessandro Dini, direttore dell’Istituto Agrari di S. Michele, anna Fiorenza, direttore regionale dell’agenzia regionale per l’acquisto di beni e servizi dell’Emilia Romagna e Isabella Bressan, direttore acquisti di Informatica Trentina.

Erano presenti inoltre Paolo Chiusole, responsabile di e-procurement della Provincia di Trento, Silvano Grisenti assessore alle opere pubbliche e Pier Franco Camussone, docente presso l’università di economia e direttore del Master in e-procurement. A tirare le conclusioni, Enrico Zaninotto, docente presso la facoltà di economia e coordinatore del comitato tecnico scientifico di tsm.

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