News/Approfondimenti > 14 dicembre 2004

OCSE: si è aperto stamani a Sardagna un seminario su sviluppo locale e nuova imprenditorialità

Molti gli ospiti provenienti dall’Europa dell’Est. di Marco Pontoni

Si è aperto stamani al Centro congressi di Sardagna un seminario dell’Ocse sui temi dello sviluppo locale, della nuova imprenditorialità e della piccola-media impresa. Il seminario è il terzo di tre meeting organizzati dall’Ocse nelle ultime settimane, i quali combinano l’approccio teorico generale al confronto con alcuni esempi concreti di realtà o di iniziative operanti nel campo dello sviluppo economico e della governance locale. Per quanto riguarda il Trentino si parlerà tra l’altro di Agenzia per lo sviluppo, della Trento School of management, del progetto Sprint, dell’Espo (Ente di sviluppo del porfido).

Obiettivo primario di questi seminari: creare e consolidare una rete di “ attori dello sviluppo locale”, in tutto una novantina, con posizioni di rilievo nei rispettivi paesi, che saranno i principali referenti dell’Ocse per le iniziative future. Conformemente agli obiettivi che si pone il programma Leed – oggetto delle attività che si svolgono nel centro Ocse di via San Marco a Trento – il seminario si rivolge ai paesi dell’Europa centro-orientale, sia quelli che hanno già fatto il loro ingresso nell’Unione europea, sia quelli che sono in procinto di unirsi ai 25 Stati membri (come la Romania), sia quelli per i quali la collaborazione economica con la Ue è comunque fin da ora molto importante (paesi dell’area balcanica, il cui ingresso nell’Unione sembra essere, allo stato attuale, più lontano nel tempo).

Dedicato alla costruzione di capacità e abilità nel campo dell’imprenditorialità e dello sviluppo di piccola e media impresa, il seminario vede presenti alti funzionari e responsabili di programmi di sviluppo regionale anche finanziati da agenzie internazionali, e di rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali nazionali e locali. Come sottolineato in apertura dal direttore dell’Ocse di Trento Jens Erik Lund, “tutti i fattori che concorrono a favorire lo sviluppo locale saranno oggetto di discussione in questo seminario: quelli riconducibili al settore privato dell’economia, ma a che quelli di carattere pubblico. In Trentino, ad esempio, lo sviluppo è dato in primo luogo da una forte cooperazione pubblico-privato; la collaborazione multisettoriale è quindi di fondamentale importanza al fine di impostare politiche di sviluppo efficaci e sostenibili”.

“Siamo molto contenti di essere ospiti di una terra così bella – ha detto invece il direttore del Comitato scientifico e coordinatore dei lavori Jay Mitra – e siamo convinti che il confronto e lo scambio di buone prassi che avrà luogo nell’ambito di questo seminario sarà per tutti noi molto utile e proficuo”.

Nel corso dei lavori, che si protrarranno fino a venerdì 17 dicembre, ci sarà spazio come dicevamo anche per l’esame di alcuni casi-studio: in particolare l’assessore provinciale alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori parlerà questo pomeriggio dell’ esempio trentino. Mercoledì sono previste invece visite all’Agenzia dello sviluppo e alla Trento school of management. Ed ancora: giovedì 16 sono in agenda interventi sull’Espo (Ente sviluppo porfido) e sul progetto Sprint.
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