News/Approfondimenti > 08 novembre 2005

Lo sviluppo dell'ICT negli acquisti. I nuovi strumenti di e-Procurement e il Mercato Elettronico. Intervista a Pierfranco Camussone

Da vari anni si assiste ad un significativo aumento della diffusione, all'interno del mondo privato e di quello pubblico, di strumenti di Information and Communication Technology applicati al mondo degli acquisti. Non sempre però l'introduzione di tali sistemi è legata ad un processo di cambiamento dell'organizzazione e del suo modo di operare. Quali sono secondo Lei i fattori vincenti per l'introduzione dell'ICT nella gestione degli approvvigionamenti?
L'introduzione delle nuove tecnologie (ICT) deve essere accompagnata da una revisione delle procedure degli approvvigionamenti. Noi sosteniamo che senza una riorganizzazione dei processi le nuove tecnologie non possono espletare appieno tutte le loro potenzialità. Ma per rivedere i processi è necessario che le persone preposte agli approvvigionamenti conoscano bene le caratteristiche dei nuovi sistemi di approvvigionamento informatizzati. Da qui, la necessità di adottare un approccio volto all'apprendimento delle nuove soluzioni piuttosto che ad assumere un atteggiamento di sufficienza e di critica nei confronti di quanto proposto. A tale scopo è opportuno che il Top Management sensibilizzi i quadri intermedi circa la necessità di raggiungere elevati livelli di efficienza, mostrandosi collaborativi quanto più possibile.

Quindi i fattori vincenti sono la determinazione della direzione di rivedere i processi con l'uso delle nuove tecnologie e di approfittare di ciò per raggiungere livelli di efficienza superiori, determinazione che deve calare ai livelli inferiori i quali si devono sentire impegnati a studiare e adottare nuovi modelli di lavoro più efficienti.

Tra i diversi strumenti di e-Procurement, un ruolo rilevante è attribuito al Mercato Elettronico che, nel mondo imprenditoriale italiano, è ampiamente diffuso e ha portato a risultati significativi. Quali pensa che siano i vantaggi che la diffusione di tale strumento può portare nella nostra Pubblica Amministrazione?
La Pubblica Amministrazione italiana è ormai soggetta, a causa della congiuntura economica e dei vincoli di Maastrict, a continue riduzioni di risorse finanziarie. Essa però deve continuare a fornire i servizi richiesti mantenendo lo stesso livello di servizio. Di conseguenza è necessario usare le risorse disponibili al meglio. In questa prospettiva il ricorso al Mercato Elettronico è visto come una risposta a tale esigenza sotto due punti di vista:

  • i Mercati Elettronici consentono di eliminare le asimmetrie informative (che di solito sono a favore di chi vende e non di chi acquista) e permettono di reperire i prodotti a prezzi più bassi
  • le procedure elettroniche di approvvigionamento consentono di ridurre il lavoro dell'ufficio acquisti realizzando risparmi in termini di personale

Lo sviluppo di sistemi di e-Procurement ha impatti sia sul lato della domanda sia dell'offerta. In che modo pensa che il tessuto imprenditoriale e quindi l'economia del Paese possa essere influenzato dalla diffusione del Mercato Elettronico presso le P.A.?
Come già osservato un mercato più efficiente (Mercato Elettronico) favorisce l'efficienza complessiva di un sistema economico nel suo insieme. I risparmi nel costo degli acquisti e negli aspetti di gestione burocratica degli approvvigionamenti riducono gli oneri produttivi e quindi aumentano la competitività del sistema nel contesto economico globale di cui ormai tutte le aziende (sia private sia pubbliche) devono tenere conto. Produrre servizi ai cittadini a costi sempre minori senza diminuirne la qualità è un obiettivo ormai molto ben metabolizzato anche dalla Pubblica Amministrazione italiana.

Il Mercato Elettronico è uno strumento recente, ancora in via di sviluppo, sia per quanto riguarda la diffusione, sia in relazione alle caratteristiche tecniche e alle funzionalità implementate. Quali evoluzioni vede possibili, e auspicabili, per il Mercato Elettronico, anche in relazione alla recente normativa europea?
I Mercati Elettronici per loro natura sono privi di confini geografici. Ad una richiesta di fornitura possono rispondere aziende vicine al richiedente, ma anche aziende off-shore, che come è noto, hanno costi del lavoro molto inferiori a quelli europei. Se si accettano offerte di questo tipo si consente ad aziende di paesi in via di sviluppo come quelle dell'est, o del continente asiatico, di affacciarsi sui mercati del mondo sviluppato. Certamente questo può determinare problemi di gestione della relazione con Fornitori lontani e che sono caratterizzati da una cultura spesso molto diversa dalla nostra. Ma è anche indiscutibile che si crea una osmosi che produce uno scambio di idee e di competenze che può far germogliare altre attività economiche. I Mercati Elettronici sono per loro natura globali e pertanto ottimizzano i costi su scala molto più ampia dei singoli mercati locali.

Oltre ad essere docente presso l'Università di Trento e la Bocconi, Lei è anche direttore del Master in e-Procurement, che partirà a febbraio con la seconda edizione, organizzato dalla Trento School of Management e vincitore del premio MEF – Consip Master in e-Procurement. Quale ritiene che sia l'importanza della formazione di figure professionali adeguate per lo sviluppo e la diffusione del Mercato Elettronico e degli strumenti di e-Procurement in generale?
L'importanza della preparazione adeguata di risorse in grado di sfruttare le potenzialità dei Mercati Elettronici è fondamentale per la loro affermazione e diffusione in tutti settori economici. In particolare questa esigenza è ancor più sentita nell'area della Pubblica Amministrazione dove - per tradizione - è sempre stato seguito un modello burocratico di lavoro in cui ciò che era importante era il rispetto di una procedura, piuttosto che il raggiungimento di un obiettivo.

Inoltre molte conoscenze tecniche, necessarie per accedere ai Mercati Elettronici, non si possono apprendere in modo corretto se non si segue un corso specifico. Le tecnologie e le soluzioni basate sull'ICT sono complesse e non sempre ciò che si deve fare è intuitivo e facile da capire.

Fare una gara sia di livello nazionale, sia internazionale, per esempio, richiede competenze giuridiche che non si possono improvvisare, ma vanno acquisite attraverso un processo di apprendimento formalizzato come quello garantito da un Master. Fare una selezione di Fornitori in base a criteri non solo economici, o puramente tecnici, allo stesso modo richiede lo sviluppo di competenze adeguate, e così via.

Questa è la ragione per cui riteniamo che sia stata molto utile l'iniziativa del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativa ai Master in e-Procurement, in seguito alla quale si è attivato il Master della Facoltà di Economia dell'Università di Trento organizzato dalla Trento School of Management. Effettivamente lo svolgimento della prima edizione è stato molto positivo e si è rilevato un buon gradimento dei partecipanti e delle Amministrazioni di appartenenza. Ecco perché abbiamo deciso di riproporre il Master anche questo anno con la seconda edizione.

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