News/Approfondimenti > 25 maggio 2005

La Trento School studia in Appennino a Reggio

Full immersion degli studiosi trentini per studiare i 5 progetti turistici

CASTELNOVO MONTI (RE, 25 mag. 2005) - ''Giovedì 26 e venerdì 27 maggio quindici studiosi della Trento School of Management scenderanno (e saliranno) nell'Appennino reggiano per studiare il fenomeno del turismo di comunità locale, proprio nei giorni in cui abbiamo approvato la graduatoria sul relativo bando, finanziando 5 progetti. E' evidente che il progetto avviato ed il metodo con cui lo stiamo sviluppando funziona''. Sono le parole di Emiro Endrighi, presidente del Gal ''Antico Frignano e Appennino Reggiano'', nel commentare la clamorosa notizia dell'arrivo di professori e studenti trentini ''desiderosi di capire – aggiunge il presidente - come è possibile studiare e mettere in atto forme di turismo che rispondano alle nuove esigenze del settore''.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE TURISMO RESPONSABILE
''E' una notizia che non può che fare piacere – commenta Maurizio Davolio, presidente dell'Associazione italiana turismo responsabile (Aitr) – perché segna l'interesse del mondo accademico e della ricerca proprio sull'esperienza che abbiamo appena avviato nel reggiano. Certo, si è solo agli inizi e c'è molto da fare, ma questo è un segnale di forte incoraggiamento per il progetto di un turismo che coinvolga e abbia per protagonisti i membri della comunità locale. Lo testimonia, anche, l'attenzione che ho riscontrato a Roma e in altre Università. Non è casuale sempre in Appennino, a Ginepreto di Castelnovo Monti, l'11 e il 12 giugno prossimi, si terrà il raduno annuale di una delle associazioni storiche del turismo responsabile, la ''Ram'', col 'guru' Renzo Garrone''.

IL PROGRAMMA DELLA DUE GIORNI
Saranno 15 gli studiosi trentini – tra docenti e neo laureati – che saliranno sul territorio reggiano per perfezionarsi nel loro master. Arriveranno alle 11.00 a Piazzale Dante di Castelnovo ne' Monti e da lì inizieranno i loro studi: incontreranno le guide ambientali escursionistiche, specializzate in ''cultura materiale locale'', visiteranno la Pietra di Bismantova, emergenza naturalistica del Parco Nazionale Tosco Emiliano, per poi giungere prima di pranzo, dopo una breve escursione lungo il sentiero naturalistico dei gessi triassici, al Borgo di Sbologno, tra i primi esempi di turismo di comunità, promosso dagli operatori della cooperativa 'Vivere Sologno' e finanziato dal Gal. Alle 15.30 altra tappa verso il Borgo di Cerreto Alpi, con visita al mulino recuperato, al centro visite del Parco e incontro con la comunità locale e con la Cooperativa 'I Briganti del Cerreto', promotori del progetto di turismo di comunità, sempre sostenuto dal Gal. Venerdì 27, dopo la degustazione in un caseificio per la produzione di Parmigiano Reggiano, è prevista, alle ore 10, la visita al suggestivo Borgo di Cecciola, per cogliere testimonianze di attività del passato e, a pranzo, a Succiso per l'incontro con la cooperativa 'Valle dei Cavalieri' per l'analogo progetto di turismo di comunità. Nel loro viaggio, studiosi e docenti saranno accompagnati da Maurizio Davolio, presidente dell'Associazione italiana turismo responsabile (Aitr), dai rappresentanti dei vari progetti finanziati dal Gal e dal presidente Emiro Endrighi, dal vice presidente Provincia e assessore al turismo, Pier Luigi Saccardi, dal dirigente esperto in promozione turistica della Provincia, Andrea Chiari, da Sabrina Gigli presidente del Club di prodotto 'Il Gigante del Parco' e da Loredana Notari della Cooperativa 'La Sorgente'.

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