News/Approfondimenti > 19 ottobre 2017

Cinquant'anni di Piano urbanistico. La ricetta di Lanzinger «L'innovazione territoriale»

Corriere del Trentino

Trento - Cinquant'anni fa si tracciavano le coordinate del futuro sviluppo del Trentino. Oggi, si riflette su quanto fatto e si guarda al domani. «Con la consapevolezza di poter contare su un'eredità più che positiva» - afferma Michele Lanzinger, direttore del Muse, che interverrà venerdì sera, alle 20, alle Terme di Cornano, al nuovo appuntamento dedicato al cinquantennale del Pup, il Piano Urbanistico Provinciale, che si occuperà nello specifico di «ambiente, paesaggio e Aree protette». A dialogare con lui, il geografo e presidente dell'Associazione Dislivelli, Giuseppe Dematteis, gli architetti Daniele Cappelletti, urban designer di CampoMarzio, e Andrea Simon, di CampoSaz, il professore dell'Università degli Studi di Trento, Umberto Martini, il sociologo, Antonio Scaglia, il consigliere di Federparchi, Antonello Zulberti, e gli assessori all'urbanistica Carlo Daldoss e all'ambiente, Mauro Gilmozzi, conia moderazione del caporedattore del Corriere del Trentino, Luca Malossini. «Il Pup ha garantito al Trentino una gestione integrata del territorio, dando risultati esemplari nel rapporto tra arre infrastrutturate e protette. E le grandi tragedie, passate, come il Vajont, o future, come i cambiamenti climatici, non possono che essere da stimolo per una nuova riflessione» - anticipa Lanzinger. Quella in programma sarà, dunque, un'analisi accurata che grazie alla collaborazione degli esperti presenti, farà luce sulle potenzialità del territorio trentino e sulle possibili minacce. Tra tutte: il rischio spopolamento e abbandono delle aree montane e la loro sempre complessa gestione in relazione alle aree urbane. «Con l'intento di trarre nuova linfa dalle esperienze passate affinché nella popolazione possa svilupparsi un senso sempre più forte di appartenenza territoriale. Spirito identitario, conoscenza e responsabilità - conclude Lanzinger - sono l'algoritmo indispensabile per gestire lo sviluppo del nostro territorio».

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