News/Approfondimenti > 29 giugno 2020

I servizi estivi per bambini e ragazzi: quali novità per l’estate 2020?

lavocedeltrentino.it

L'Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili con tsm-Trentino School of Management hanno promosso un seminario online per presentare le ultimissime novità deliberate dalla Provincia Autonoma di Trento in merito alla gestione dei servizi estivi per bambini e ragazzi.

Le “Linee guida per i servizi estivi” sono state oggetto di un'ulteriore revisione al fine di recepire quanto previsto dai recenti decreti legge e ordinanze provinciali.

Tra le novità, sono da evidenziare l'autorizzazione agli Enti gestori di servizi estivi di organizzare anche pernottamenti a carattere residenziale, attività sportive anche in centri acquatici, e la proroga della scadenza per la presentazione delle domande di contributi, da parte degli Enti gestori di servizi estivi, è stata fissata dal 15 giugno al 15 luglio 2020.

Obiettivo primario è offrire soluzioni di conciliazione vita-lavoro per le famiglie e, parallelamente, offrire opportunità organizzate e in sicurezza di socialità, gioco ed educazione per bambini e ragazzi che maggiormente hanno sofferto il periodo di chiusura.

“Da parte dell'Agenzia per la famiglia, Azienda sanitaria, Dipartimento salute e Tsm è stato portato avanti in queste settimane un grande lavoro per predisporre le Linee guida e fornire, dunque, un servizio tempestivo alle famiglie e ai bambini che non vedevano l'ora di iniziare a vivere la normalità – ha dichiarato in apertura l'assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana. A seguito delle nuove disposizioni nazionali, le linee guida sono state aggiornate e la grande novità è stata l'introduzione dei pernottamenti a carattere residenziale. È una conquista per noi ampliare l'offerta ed è un impegno di tutti per dare risposta alle famiglie e aiutarle a gestire al meglio la conciliazione vita-lavoro. Ho partecipato alle inaugurazioni delle scuole materne e mi ha particolarmente toccata la felicità dei bimbi di tornare a vedere i propri amici. Questo ci ripaga del lavoro svolto che ha portato a compimento le norme procedurali con tempestività”.

Durante il seminario ha preso poi la parola Paola Borz, direttrice di tsm, che ha evidenziato “la grande efficacia di questi nuovi strumenti di comunicazione tecnologica, come i webinar e in generale i convegni online, che riescono in modo dinamico a coinvolgere una platea sempre più ampia di pubblico”.

Era presente anche Luciano Malfer, dirigente generale dell'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, che è intervenuto richiamando i tempi stretti entro i quali sono state elaborate le linee guida sia le prime che l'aggiornamento odierno.

“La centralità delle linee guida – ha proseguito – sono i bambini, i giovani, le famiglie, la salute per garantire servizi di qualità in sicurezza. Le Linee guida saranno poi oggetto di monitoraggio e di aggiornamento sulla base dell'andamento delle condizioni epidemiologiche. Tutte le informazioni sono pubblicate sul portale dell'Agenzia: https://www.trentinofamiglia.it/Famiglie-al-tempo-del-Covid-19/Estate-2020 “.

Renza Pecoraro dell'Agenzia per la famiglia ha segnalato la proroga della scadenza per la presentazione delle domande di contributi, da parte degli Enti gestori di servizi estivi, che viene fissata dal 15 giugno al 15 luglio 2020.

“I soggiorni estivi – ha aggiunto – si suddividono in 3 tipologie: colonie diurne, soggiorni permanenti e campeggi che prevedono con la nuova delibera anche la residenzialità, che all'inizio di giugno era stata esclusa ed ora è stata autorizzata. Le domande possono essere presentate da associazioni senza scopo di lucro, come quelle sportive, di volontariato, parrocchie, oratori, campeggi, ecc. che intendono offrire servizi estivi.”

Delle linee guida per la gestione in sicurezza dei soggiorni estivi 2020, compresi numerosi aspetti operativi, hanno parlato Anna Pedrotti del Dipartimento per la salute della Provincia, Chiara Martinelli e Patrizia Pace dell'Agenzia provinciale per la famiglia e Silva Franchini del Dipartimento di Prevenzione dell'Apss.

Dagli interventi sono emerse le seguenti novità: l'autorizzazione agli Enti gestori di organizzare anche pernottamenti a carattere residenziale (campeggio e soggiorno permanente), di organizzare e gestire attività sportive, anche in centri acquatici; altra novità è relativa al consumo dei pasti presso le sedi dei servizi estivi: sarà possibile il consumo dei pasti nei locali di mense scolastiche o nelle sale dei ristoranti.

Chiara Martinelli ha inoltre posto l'attenzione alla stabilità nei gruppi, al distanziamento e alle pratiche di igiene.

“È  bene ribadire – ha proseguito – che ogni ente gestore deve presentare, prima dell'inizio attività, il Progetto organizzativo, la Scia e la Check list. Punti cardine: distanziamento e spazio esclusivo per il singolo gruppo e un bagno ad uso esclusivo per il gruppo e una corsia (in caso di sport acquatici) esclusiva in vasca. Consumo dei pasti: permane la lunch box con vettovaglie personali portate da casa. Novità: possibilità di consumare il pasto presso ristoranti e mense purché garantendo distanziamento, igiene personale, tavoli riservati, bagno eclusivo per il tempo di permanenza; rimane vietato invece il buffet e il self service. Per ciò che riguarda il pernottamento, le distanze d'obbligo sono: 1 metro fra bambini, 2 metri tra i gruppi, 4 metri tra minori; nei campeggi vige la norma di una tenda per partecipante, biancheria portata da casa e, se data dall'ente, lavata una volta a settimana con detergenti e obbligo di gel detergenti davanti ad ogni tenda/camera.”

Patrizia Pace si è soffermata sullo standard del rapporto numerico in base alla fascia di età: “permane la possibilità di comporre gruppi eterogenei se in presenza di fratelli di diversa età (ad es. 2 e 4 anni); è ammessa la presenza di volontari di età pari o superiore a 16 anni ma è d'obbligo la supervisione attiva da parte di un responsabile dell'ente. I volontari sono formati dall'ente gestore sui temi della prevenzione Covid. Per gli enti che erogano attività mediante buoni di servizio FSE, l'unica possibilità di avvalersi di personale volontario, è mediante il Servizio Civile. Infine, ha aggiunto che l'ordinarietà dell'organizzazione va garantita, il più possibile, mantenendo la relazione tra ogni bambino/adolescente e gli stessi operatori per l'intera durata di frequentazione, evitando che nei turni settimanali gli stessi operatori lavorino con più gruppi.”

knock off watches