News/Approfondimenti > 15 novembre 2017

Idee giovani per creare nuovo sviluppo nelle zone di montagna

Comunicato PAT n. 3023

Chi può offrire ai territori marginali di montagna nuove visioni? Quali progetti innovativi si possono proporre per il loro rilancio? Hanno cercato di rispondere a questa domanda i 24 giovani studenti universitari che hanno partecipato a LAMO, il LAboratorio residenziale di partecipazione per la valorizzazione delle aree di mezza MOntagna promosso dalla Provincia autonoma di Trento la scorsa estate. Oggi in una conferenza stampa nella sede della Provincia, alla quale è intervenuto anche l'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, sono stati illustrati i risultati, ovvero le proposte ideate dai giovani per dare nuove prospettive di sviluppo a due zone di mezza montagna, spesso lontane dai principali flussi turistici e senza che ne siano valorizzate le potenzialità paesaggistiche, economiche e sociali: l'altopiano di Boniprati nelle Giudicarie e il territorio di Vederne nel Primiero.
Per favorire la coesione territoriale anche attraverso attività sperimentali, la legge provinciale 3 del giugno 2006, (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino), prevede che la Provincia promuova la realizzazione da parte dei Comuni di progetti sperimentali di sviluppo delle zone montane non densamente popolate. Ciò rimanda all'idea che i processi di sviluppo del territorio sono strettamente legati a iniziative strategiche, che prevedono l'utilizzo di strumenti innovativi nei metodi e nei risultati, basati sulle più recenti conoscenze e tecnologie a disposizione o nuovi per i territori.
Il laboratorio LAMO - iniziativa coordinata dall'Unità di missione strategica sviluppo della riforma istituzionale (UMST) della Provincia di Trento e svolta in collaborazione con l'Università di Trento, la STEP Scuola del paesaggio, i Comuni e le Comunità interessate e gli Istituti comprensivi di Primiero e Don Guetti di Tione - ha preso avvio a metà luglio. I due gruppi di giovani universitari, 12 laureati in diverse discipline per gruppo e appositamente selezionati, hanno prima compiuto un'analisi delle risorse presenti sui due territori, la verdeggiante distesa dell'altopiano di Boniprati, nel comune di Prezzo (Valle del Chiese) e il territorio di Vederne, il versante meridionale della valle di Primiero, per poi discutere con i vari stakeholder e gli amministratori locali delle possibile iniziative che avrebbero potuto generare nuove dinamiche di sviluppo. In "competizione" tra loro, ciascun gruppo ha poi individuato un pacchetto di proposte innovative. Due, uno per ogni territorio, i progetti risultati vincitori, che sono valsi ai gruppi di studenti che li hanno elaborati un viaggio a Bruxelles di conoscenza delle istituzioni europee. 
"L'iniziativa - ha spiegato l'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, affiancato dal dirigente dell'UMST Giovanni Gardelli e Monica Ronchini - nasce dal Fondo strategico territoriale e va considerata come una sperimentazione riuscita: le forme di partecipazione sono sempre innovative, a volte sono viste pure con sospetto da quanti pensando che siano una perdita di tempo, sono invece delle buone pratiche, un modo nuovo di approcciarsi a problemi complessi da parte di menti fresche e aperte, qualcuna anche di giovani non trentini; vedremo se sarà possibile replicare questo modello anche in altre località di montagna. Due aspetti, in particolare, sono connessi al progetto LAMO: da una parte la consapevolezza che il territorio rappresenta un asse strategico sul quale investire, dall'altra il passaggio da una logica dell'"io" ad una del "noi", alla co-progettazione, ed è questo uno dei risultati maggiori della progettazione partecipata".
Alla conferenza stampa, assieme ad alcuni dei giovani che hanno partecipato all'iniziativa e che hanno illustrato sinteticamente le proposte da loro elaborate, erano presenti anche i sindaci di Pieve di Bono, Attilio Maestri, e di Mezzano, Ferdinando Orler. "Giá da tempo stavamo lavorando per la valorizzazione di questo territorio - ha affermato il primo -, con Valdaone e Castel Condino abbiamo aderito a questa proposta perché abbiamo capito che poteva essere un modo per aprire le menti; siamo stati con i ragazzi 4 giorni, abbiamo recepito le loro idee che individuavano servizi e offerte che non tutti i territori ospitano. Nel Fondo strategico della Comunità delle Giudicarie abbiamo inserito un importante intervento di sistemazione del territorio, il ripristino dei percorsi della Grande guerra, la valorizzazione della monticazione e dei prodotti delle malghe, vorremmo spingere verso un turismo legato alle scuole, ed ora stiamo già ragionando per attivare alcune delle proposte uscite dalla sperimentazione LAMO quali ad esempio l'acquisto dei mezzi elettrici per i disabili, e ci piacerebbe metterle in campo già dalla prossima estate. Grazie alla Provincia che ci ha dato la possibilità di sperimentare questo utile percorso partecipativo."
Soddisfatto dell'esperienza anche il primo cittadino di Mezzano, Orler: "All'interno del Fondo strategico abbiamo individuato alcuni progetti volti allo sviluppo della zona quali la realizzazione di un ponte tibetano, la valorizzazione della pianura in quota ed altri, progetti che si collegano alle proposte dei giovani. Il loro progetto "GiovAzione" può darci qualcosa in più per promuovere un prodotto territoriale più completo, vorremmo implementare tale proposta in collaborazione con FBK, FEM e le scuole del territorio."
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