News/Approfondimenti > 19 aprile 2017

Lavoro e vita familiare, conciliare ora si può

L'Adige

Firmato l'accordo con Provincia e sindacati Coinvolte 190 aziende di cui 110 private

Permettere alla famiglia di crescere, per uno sviluppo parallelo della società e dell'economia. Sì, perché quando una famiglia opera per il proprio sostentamento non costruisce solo il proprio benessere, ma permette anche al settore economico di mobilitarsi. Nell'ottica dunque di promuovere il sistema famiglia, è stato siglato l'accordo volontario di area sulla conciliazione lavoro-vita familiare, un'intesa che rappresenta un traguardo per il percorso fatto fino a questo momento. La società di oggi impone necessariamente due lavori in famiglia, con conseguenti problematiche legate ai permessi, alla flessibilità ed alla possibilità di occuparsi di questioni come la crescita e la gestione dei figli. Costruire un futuro migliore per le famiglie deve essere quindi obiettivo primario, al fine di favorire la natalità e, ultima ma non meno importante, l'occupazione femminile nel mondo del lavoro. «Ennesima iniziativa per la nostra regione, che però questa volta ha un qualcosa in più, visto il grande numero di attori coinvolti ed il tema affrontato - sostiene il presidente della Provincia Ugo Rossi - Il Trentino deve essere un territorio in cui gli investimenti pubblici servano ad aumentare la competitività aziendale e l'occupazione. Quest'ultima è importante dal punto di vista quantitativo certo, ma soprattutto qualitativo. Con questo accordo vogliamo costruire un contesto culturale che favorisca un clima positivo e sereno all'interno delle imprese, le quali non devono necessariamente aver bisogno di una certificazione come la "Family Audit" per capire quali vantaggi possa portare una maggiore flessibilità». Rossi evidenziatante per le diverse imprese avere degli standard ai quali fare riferimento, in particolare protocolli come quello firmato ieri che porterà notevoli contributi positivi già nel futuro prossimo. L'obiettivo principale sarà dunque quello di mantenere i tassi di natalità stabili, diminuiti negli ultimi anni, e «contrastare» una società sbilanciata, che invecchia molto ma ringiovanisce poco. «Per ora sono state coinvolte 190 aziende, delle quali 110 private - sottolinea Luciano Malfer, dirigente dell'Agenzia per la famiglia In particolare, la certificazione "Family Audit" indica che l'azienda si mette a disposizione per andare incontro alle esigenze famigliari. Le misure attuali di flessibilità si riferiscono all'organizzazione del lavoro, alcune sono culturali ed altre ancora riguardano comunicazione, servizi e tecnologie. Il tema della flessibilità è fondamentale, perché significa soprattutto sostenere l'occupazione femminile». Alle 12.30 circa hanno dunque firmato l'accordo il presidente Rossi e il dirigente Malfer, seguiti dai segretari generali di cgil, cisl e uil, rispettivamente Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, dal direttore di confindustria Roberto Busato, dal direttore della Federazione trentina della cooperazione Alessandro Ceselli, dal presidente dell'Associazione artigiani e piccole imprese della Provincia Roberto De Laurentis, dalla presidente di Trentino School of Management Sabina Zullo e dal vice presidente del Forum Associazioni familiari del Trentino Paolo Holneider. Ognuno ha infine evidenziato nuovamente la grande importanza di questa intesa, che dovrà non solo durare nel tempo ma garantire risultati. «Operazione semplice questa - ha concluso Rossi - perché vi sono già molti elementi sui quali lavorare».

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