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Omofobia, un seminario per combatterla

15/05/2013 - Corriere del Trentino

TRENTO-«L'orientamento sessuale e l'identità di genere non sono temi secondari. Le società aperte risultano più creative e quindi capaci di superare la crisi». Questo quanto affermato, ieri a Trento, da Matteo Salvetti, membro Uil del comitato di indirizzo di Lares, nel corso della presentazione del seminario previsto in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia. Lares (Laboratorio di relazioni sindacali) promosso da Cgil, Cisl, Uil del Trentino e dalla Trentino School of Management, ha deciso di dar vita, venerdì, a «un momento di formazione e studio - ha spiegato Silvia Bruno, coordinatrice del comitato Lares.

La mattinata (dalle 9) sarà dedicata a delegati, funzionari, dirigenti delle sigle sindacali, mentre nel pomeriggio (dalle 14.30) abbiamo previsto un confronto aperto a tutta la comunità al fine di promuovere la sensibilizzazione della stessa al tema della discriminazione sul lavoro: al genere e alla libera espressione della propria identità sessuale». «In passato nella nostra società c'era una sensibilità crescente verso questi temi, la situazione economica di grave crisi ha costretto le persone a confrontarsi con diverse problematiche, la conseguenza è stata la generale diminuzione dell'attenzione al sociale - ha spiegato Andrea Grosselli membro Cgil del comitato Lares- Crediamo però che questa tendenza sia un errore». «Emarginare determinati soggetti per la propria identità sessuale, non riconoscere i diritti alle copie di fatto, non curarsi delle problematiche di genere comporta la creazione di una società chiusa-ha proseguito Salvetti-significa perdere risorse preziose, spingendole verso Paesi nei quali sentirsi più tutelate». Valentina Remonato © RIPRODUZIONE RISERVATA

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