News/Approfondimenti > 18 aprile 2017

Politiche di conciliazione famiglia-lavoro: firmato l'accordo volontario di area

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Se cresce la famiglia, cresce la società. E cresce anche l'economia, perché una famiglia che può vivere al meglio la propria esistenza quotidiana costruisce benessere per sé ma al tempo stesso crea capitale sociale per la comunità e, così facendo, diventa motore di sviluppo. Si basa su queste premesse - oltre che sul lungo percorso già fatto fino ad oggi in Trentino - l'accordo volontario di area sulla conciliazione lavoro-vita familiare siglato stamani in Provincia, alla presenza del presidente Ugo Rossi e del dirigente dell'Agenzia per la famiglia Luciano Malfer, fra tutti gli attori di settore: Provincia e Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili, Consigliera di parità, Forum delle Associazioni Familiari del Trentino, tsm-Trentino School of Management – LaReS Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali, Confindustria Trento, Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Federazione Trentina della Cooperazione, Cgil, Cisl e Uil del Trentino. L'accordo, di durata triennale, è aperto alla sottoscrizione, in futuro, anche da parte di altri soggetti. L'obiettivo è dare sistematicità e continuità alle politiche di settore, facendo, ognuno nel suo campo, la propria parte: sul versante conoscitivo, su quello normativo, ma soprattutto nell'innovare i processi organizzativi delle aziende per conciliare i tempi della vita lavorativa e quelli della vita famigliare, senza che ciò vada a scapito della produttività, ma anzi, semmai migliorandola.


Fra gli effetti positivi attesi, sul lungo periodo, quelli sull'occupazione femminile, che in Trentino come noto rimane attestata su valori più bassi rispetto a quella maschile, e sulla natalità.
"La firma di oggi ha un significato particolare - ha sottolineato il presidente Rossi - perché riunisce tutti gli attori che si occupano di politiche del lavoro e di politiche per lo sviluppo che insieme stanno già lavorando per accrescere la competitività del nostro territorio e al tempo stesso per migliorare i livelli occupazionali. I dati relativi al nostro mercato del lavoro sono come noto positivi, se consideriamo il contesto generale. Ma questo non basta: dobbiamo pensare al lavoro non solo in termini di quantità ma anche di qualità e di valore aggiunto. Siamo convinti che la certificazione Family, creata in Trentino ma guardata con favore da tutto il Paese, che coinvolge 190 imprese, sia un passo fondamentale per condividere uno standard e un modello organizzativo di lungo periodo. Questo impegno si inserisce nel più ampio sistema di interventi - compresi la previdenza integrativa e i fondi sanitari integrativi - che guardano al futuro della nostra società".


"La certificazione Family Audit - ha detto a sua volta Malfer, nel presentare i dati di settore più recenti - va a incidere sulla qualità della vita e del lavoro nel loro complesso. Migliorare la qualità dei tempi significa dare valore alle persone, accrescere il benessere dei lavoratori e, così facendo, favorire anche la produttività aziendale. Analizzando i dati delle 70 aziende che, sulle 190 complessive, hanno attivato la certificazione da tre anni, si può osservare come la possibilità di rimodulare l'orario, che coinvolge oggi l'80%, dei lavoratori, abbia potenziato la competitività e migliorato i conti le imprese, essendosi ridotti gli straordinari e le assenze per malattia del figlio. La conciliazione è dunque parte della strategia aziendale: i dati dimostrano inoltre che essa agisce anche su due altri fronti importanti, l'occupazione femminile e la natalità".

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