News/Approfondimenti > 24 novembre 2018

Rifugisti delle Dolomiti a confronto a Bressanone: “L’obiettivo è fare rete”

lavocedelnordest.eu

Il 20 e 21 novembre 40 rifugisti delle Dolomiti Patrimonio Mondiale si incontrano a Bressanone per un’esperienza di studio e confronto organizzata dalla Rete della Formazione e della Ricerca Scientifica della Fondazione Dolomiti UNESCO

Bressanone – Sono molte le sfide che caratterizzano l’attività presente e futura dei gestori di rifugio, tanto più se operano all’interno dell’area “core” delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Il riconoscimento ha internazionalizzato le presenze turistiche in quota e posto i gestori di rifugio davanti all’esigenza di accrescere la propria formazione.

Il corso
Tra coloro che operano all’interno dell’area riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale, i gestori di rifugio svolgono un ruolo fondamentale di accoglienza e di informazione: di qui l’esigenza, manifestata negli anni scorsi dagli stessi gestori, di approfondire i caratteri distintivi e i valori paesaggistici e geologici del Patrimonio Dolomiti UNESCO, oltre ai metodi e ai modelli di comunicazione con i loro clienti e alle modalità di collaborazione e di lavoro in rete. CONDIVIDERE BUONE PRATICHE, ANCHE DAVANTI ALLE AVVERSITÀ Lo spirito che ha animato l’incontro formativo è stato orientato soprattutto alla necessità di lavorare in rete e di condividere buone pratiche, cercando il modo di sviluppare anche prodotti congiunti. Alcuni dei presenti alla due giorni gestiscono rifugi che hanno subito danni dall’alluvione del 29 ottobre, soprattutto in ordine all’accessibilità e alla percorribilità dei sentieri, che si punta comunque a ripristinare in tempo utile per la prossima stagione estiva.

I relatori
Nella Sala Adrian Egger del Comune di Bressanone, dopo i saluti della responsabile dell’area UNESCO della Trentino School of Management Gabriella De Fino e del direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini, si sono alternati diversi tecnici ed esperti, a cominciare dall’antropologo Annibale Salsa, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti UNESCO. E poi Ugo Morelli, dell’Università degli Studi di Napoli, Elisabeth Berger, dell’Ufficio Parchi della Provincia autonoma di Bolzano, Georg Simeoni, Presidente AVS – Alpenverein Südtirol, Claudio Sartori, Presidente del CAI dell’Alto Adige, Roberta Silva, gestrice del rifugio Roda di Vael, Corrado Morelli, geologo della Provincia autonoma di Bolzano, Marco Aime, dell’Università degli Studi di Genova, Giuseppe Ferrandi, della Fondazione Museo storico del Trentino.

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