News/Approfondimenti > 05 marzo 2018

Tra ''altri sguardi'' e immaginario alpino

Trentino

Trento, quest'oggi allo Spazio Sat due relatori d'eccezione: Federica Corrado e Antonio De Rossi

Contemporaneità di un territorio alpino, tra vecchio e nuovo, tra “usi” e abbandoni, tra natura e artificio, regalando uno sguardo diverso rispetto agli immaginari condivisi e agli stereotipi sedimentati della montagna. Questo il focus del seminario dal titolo ”Altri sguardi e immaginario alpino” che si terrà a Trento, via Manci 57, presso lo Spazio Alpino SAT (Società degli Alpinisti Tridentini) oggi 5 marzo alle 17.30. Relatori d'eccezione Federica Corrado Presidente di CIPRA Italia (Commissione Internazionale per la Tutela delle Alpi) e docente di “Tecnica e pianificazione urbanistica” presso il Politecnico di Torino e Antonio De Rossi, direttore dell'Istituto di Architettura Montana, docente di “Progettazione architettonica” ed apprezzato autore dell'opera enciclopedica “La costruzione delle Alpi (1917-2017)” (Donzelli ed.) e del precedente “Immagini e scenari del pittoresco alpino (1773-1914)”.A corredo dell'incontro del 5 marzo l'inaugurazione della mostra “Sospensioni. Prove di decodificazione dell'Alta Valle di Susa contemporanea”, realizzata da CIPRA Italia e allestita nell'atrio della Casa della SAT. Il tutto ad offrire spunti di riflessione sugli usi spesso contrastanti e talvolta non sostenibili di un territorio di montagna, ma anche sulla qualità delle sue trasformazioni. «”Sospensioni” è un titolo che impone una molteplicità di riflessioni, in che senso possiamo considerare “sospeso” il paesaggio alpino, abbiamo chiesto alla presidente di una delle realtà più attive dal punto di vista culturale sul fronte della tutela delle Alpi.” Io credo che si possa parlare del momento attuale come di una fase di passaggio – asserisce Federica Corrado - sospesa tra l'immagine molto carica di certi ambiti soggetti ad un turismo di massa, e la nascita di un laboratorio innovativo in termini di iniziative, ma anche di progettualità, che riescono a elaborare nuove proposte e nuovi stili di vita per la montagna. La Val di Susa è un simbolo, per tanti aspetti che la caratterizzano a partire dal movimento No- TAV, fino recupero paesaggistico in termini culturali dell'alta valle».

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