Autonomia storia e significati
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Autonomia storia e significati

Trentino e Sudtirolo dal Patto Degasperi-Gruber alla Quietanza liberatoria

Giorgio Postal Mauro Marcantoni

Quarta di copertina

“Autonomia”, per una comunità o per un territorio, significa “governarsi da sé”: darsi delle leggi e rispettarle. Essere indipendenti, dunque, ma anche pienamente responsabili.

L'Autonomia delle due Province Autonome, nel comune quadro della Regione Trentino-Alto Adige Suedtirol, risponde pienamente a queste peculiarità. 

Non è una prerogativa concessa da altri, o gentilmente calata dall'alto, e neppure è una fetta di potere strappata alla pervasiva centralità dello Stato: è un modo di essere che va riconosciuto non concesso. Se partiamo da questo presupposto, l'Autonomia di cui disponiamo non è solo un insieme di tutele giuridico-istituzionali, pur importanti, ma è soprattutto un patrimonio condiviso di storia, di riferimenti, di cultura, di diritti e doveri da capitalizzare e da reinvestire in termini di sviluppo, nostro e del resto del Paese. 

Una responsabilità di cui dobbiamo farci carico a cominciare dalla consapevolezza che l'Autonomia non può essere considerata buona e meritata per definizione. 

Se ben gestita può sortire risultati eccezionali, come è stato per le vicende che fino ad oggi hanno coinvolto l'intera realtà regionale. Simmetricamente, se mal capita o mal gestita, produrrebbe l'effetto contrario, come confidiamo non debba mai accadere. 

Stiamo quindi parlando di un potere collettivo che è dentro la comunità e che per esprimersi positivamente ha bisogno -anche e soprattutto nei tempi difficili che stanno davanti a noi- di responsabilità e di valori, di capacità di autogoverno, di generosità e di senso civico: è un bene comune che tutti sono chiamati a costruire cominciando dal sapere cos'è, da dove viene e perché oggi ne possiamo parlare con orgoglio e voglia di futuro. 

E' il senso di questo libro. (Presentazione di Ugo Rossi, Presidente della Provincia autonoma di Trento e Bruno Dorigatti, Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento)

Presentazione

Gli antefatti. Dalla Libera Contea del Tirolo all'Alpenvorland

 

CAPITOLO I . Gli anni del dopoguerra, tra «intese» e «fuochi»

1. L'Accordo Degasperi-Gruber

2. Dall'iniziale accordo al contrasto tra Democrazia Cristiana e Volkspartei

3. La controversia sui poteri delle due Province

4. Le prime bombe e il cambio ai vertici della SVP

5. «Los von Trient»: il proclama di Castel Firmiano

6. La tensione cresce

7. La SVP all'opposizione in Regione

8. Il Piano Kessler

9. La risoluzione dell'ONU

10. Gli attentati si intensificano

11. La “notte dei fuochi”

12. La grande retata

L'APPROFONDIMENTO. Dall'economia agricola al boom industriale

 

CAPITOLO II. Anni '60: un decennio decisivo

1. La Commissione dei 19

2. Il dibattito sulla questione dell'ordinamento autonomistico

3. Una sottocommissione per lo studio del nuovo sistema autonomistico

4. La Relazione finale

5. Il vertice di Ginevra e l'istituzione della Commissione mista

6. Il Pacchetto Saragat-Kreisky

7. Una fase di stallo

8. Il testamento di Amplatz

9. Le stragi di San Martino di Casies e di Malga Sasso

10. Gli incontri tra Moro e Magnago

11. La strage di Cima Vallona

L'APPROFONDIMENTO. Si apre un nuovo ciclo

 

CAPITOLO III. Il secondo Statuto di autonomia e la chiusura della vertenza internazionale..

1. Il Calendario operativo

2. Una svolta storica

3. Nel Pacchetto la soluzione della “questione trentina”

4. Verso il secondo Statuto

5. La seconda autonomia

6. Come attuare la nuova autonomia

7. I contenuti della nuova autonomia

8. Sudtirolo: il malcontento italiano e quello tedesco

9. La chiusura della vertenza con l'Austria

L'APPROFONDIMENTO. La nuova autonomia, motore di sviluppo

 

GLOSSARIO

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