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L'osservatorio della contrattazione collettiva aziendale e territoriale in provincia di Trento

In Agenzia del Lavoro l'Osservatorio del Mercato del Lavoro ha gestito fin dall'inizio degli anni '80 di un archivio della contrattazione aziendale e territoriale del settore privato. Con l'aggiornamento effettuato per la predispo- sizione di questo Rapporto l'attuale archivio va a coprire il periodo 1981-2015.

Fino al 1995 di questa attività è stata data evidenza in più momenti e con diverse modalità di comunicazione. Successivamente al 1995 è stata presi- diata per lungo tempo la sola raccolta dei contratti. L'aggiornamento delle riflessioni, con una pubblicazione che facesse sintesi dei dati dal 1996 in poi, è stata nuovamente resa disponibile nel 2014 con l'editing del Rapporto “La contrattazione collettiva di secondo livello nella Provincia Autonoma di Trento. Un aggiornamento per il periodo 1996-2012”.
La predisposizione di questo Rapporto è stato il primo frutto della preziosa collaborazione tra Agenzia del Lavoro e tsm LaReS sul tema, collaborazione tuttora in essere.
È proprio grazie a questa collaborazione che, trascorso il tempo necessario a poter completare un altro quinquennio di raccolta contratti, il periodo 2011- 2015, è stato predisposto l'attuale aggiornamento dei dati.

Nella struttura, questo nuovo Rapporto ricalca lo schema di presentazione del precedente, viene quindi analizzato il quinquennio 2011-2015 e per rendere i periodi omogenei, ancorché solo nella parte di appendice finale, vengono riproposti i dati del periodo 2006-2010.
Il Rapporto presenta inoltre, come dato di novità, alcuni approfondimenti qualitativi.
Il quinquennio in esame si è caratterizzato per una fase congiunturale di segno marcatamente negativo che ha resa necessaria l'adozione di strategie di sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti dalla crisi e un ricorso significativo agli ammortizzatori sociali, si è pertanto ritenuto che di questa peculiarità fosse opportuno dar conto con una lettura mirata a “leggere la crisi a partire dai dati dalla contrattazione”. E questo è uno dei due approfondimenti qua- litativi proposti.
Il secondo approfondimento è stato dedicato al tema dei premi di pro- duzione. Su questo punto, tra il 2011 e il 2015, la normativa è intervenuta a più riprese per sollecitare un utilizzo dello strumento attraverso la leva del vantaggio fiscale (per il lavoratore) e nella normativa più recente (legge 208/2015, Stabilità 2016) il riconoscimento di un premio di produzione al lavoratore è stato ancorato al requisito di un rafforzamento aziendale in termini di incremento (effettivamente misurabile) di produttività, redditività, qualità o efficienza ed innovazione.

Il numero degli accordi stipulati in materia di premi di produzione è signi- ficativo e di questi accordi è prevista per legge la notifica al Servizio Lavoro, l'organo di vigilanza ispettiva della provincia di Trento.
La banca dati della contrattazione, per la restante parte dei contratti, è alimentata dai testi degli accordi firmati dalle organizzazioni sindacali o dalle associazioni dei datori di lavoro.
Queste organizzazioni, senza obblighi specifici di legge, si rendono di- sponibili a fornire gli accordi all'Agenzia del Lavoro. Ciò in ragione dei compiti istituzionali di monitoraggio che sono assegnati all'Agenzia e per i quali il riferimento normativo è rinvenibile nel Documento degli Interventi di politica del lavoro.
Per quanto la collaborazione con le organizzazioni sindacali e con le associazioni dei datori di lavoro sia tuttora fattiva ed efficace, una modalità di raccolta che per buona parte dell'archivio dati si fonda sulla pura dispo- nibilità degli attori coinvolti, rappresenta un punto di debolezza nella tenuta dell'Osservatorio della contrattazione. È un punto che portiamo all'attenzione.

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