Percorso di sviluppo del ruolo manageriale dei responsabili dei Centri per l'Impiego
- l'invito espresso dai ruoli apicali a una visione e una azione manageriale orientate a una maggiore discrezionalità e proattività, anche attraverso la condivisione di analisi di fattibilità (risorse/ obiettivi);
- uno sguardo del ruolo manageriale focalizzato, oltre che sui processi interni (ruolo, famiglia professionale, leadership organizzative, collaboratori), anche sugli elementi di complessità del sistema esterno (rete, cliente, territorio, sfide del contesto);
- l'elemento di valore riconosciuto nel gruppo/ famiglia professionale dei responsabili, messo a fuoco durante il percorso GdR e attualmente in via di sviluppo;
- il processo di allineamento organizzativo tra i differenti livelli organizzativi sostenuto con il percorso GdR.
- la valorizzazione della conoscenza, la continuità del discorso avviato e la relazione di fiducia instaurata con la consulenza nel precedente progetto
- l'incontro con una pluralità di competenze e voci, che consente un'esperienza di ascolto e apprendimento ricca e articolata.
Articolazione e contenuti
- supportare lo sviluppo di competenze manageriali nel gruppo dei responsabili, al fine di sostenere i cambiamenti in atto nell'organizzazione;
- aumentare la consapevolezza dell'appartenenza a una distinta famiglia professionale (con compiti, obiettivi e discrezionalità specifici), seppur nella diversità di esperienze e situazioni locali;
- approfondire le principali responsabilità connesse al ruolo di capo, relative alla gestione e motivazione dei collaboratori, all'attenzione agli obiettivi e alla connessione tra la propria sede e le altre parti del sistema organizzativo;
- favorire nel gruppo lo scambio di esperienze e competenze per aumentare le conoscenze condivise e la consuetudine al reciproco supporto, valorizzando le differenze presenti nel gruppo;
Workshop tematici
Il workshop costituisce un momento di formazione in aula che ha la finalità principale di coniugare l'esperienza e i comportamenti agiti dei partecipanti con un quadro di riferimento teorico più generale, che possa supportare nuovi spazi di pensiero e azione nel ruolo. Si farà costantemente ricorso all'esperienza vissuta dai partecipanti, in una modalità che in maniera ricorsiva coniuga “teoria e pratica”. Saranno alternati momenti di erogazione teorica a momenti di discussione e sperimentazione pratica di metodi e strumenti, attraverso casi, role play e simulazioni. Le tematiche sviluppate durante le giornate avranno come focus le principali competenze manageriali, quali automanagerialità/autoefficacia, leadership, gestione e motivazione dei collaboratori.I moduli saranno tenuti da diversi consulenti e da un testimone che porterà lo sguardo di una realtà aziendale complessa, al fine di offrire un'esperienza di plurivocità di sguardi e di competenze.
- Sostenere un confronto nel gruppo sulla propria identità di ruolo, che ne faciliti un ripensamento in termini di complessità, in quanto punto di riferimento sia per il sistema organizzativo interno, sia per la rete di riferimento esterna;
- Acquisire alcuni riferimenti teorici ed operativi sugli aspetti gestionali del proprio ruolo;
- Sviluppare consapevolezza delle componenti relazionali collegate al proprio ruolo di capo;
- Aumentare l'attenzione agli aspetti motivazionali dei collaboratori, come ambito di responsabilità del ruolo manageriale.
Laboratorio degli autocasi
Si tratta di un setting formativo di carattere attivo, volto a promuovere la costruzione di sapere attraverso la valorizzazione e la riflessione dell'esperienza, relativa sia al contesto professionale, sia al "qui ed ora" dello spazio formativo. Il metodo contribuisce alla costruzione di una nuova pensabilità di sé nel ruolo, supporta la decisionalità degli individui e dei gruppi e favorisce la nascita di nuovi linguaggi condivisi. Ciascun partecipante è invitato a portare al gruppo una situazione vissuta come problematica e che riguarda i temi del percorso (il ruolo gestionale, il proprio stile di leadership, la relazione con i diversi attori organizzativi). Attraverso un processo e un metodo specifici, guidati dal trainer, il gruppo diventerà “consulente” del portatore del caso: analizzerà il caso e sintetizzerà alcune piste di azione praticabili. L'analisi degli autocasi e la discussione del gruppo non possono svolgersi efficacemente se non sono protette da un patto di riservatezza assoluta che coinvolga tutti i partecipanti al processo.
- Sostenere la condivisione di esperienze, valorizzando la differenza di identità presenti nel gruppo (anzianità aziendale, caratteristiche delle realtà locali di appartenenza, specifiche competenze di settore);
- Sviluppare la condivisione di best practices, di competenze e di un linguaggio comune;
- Definire e scomporre un problema di lavoro (dichiarato, presunto, effettivo auspicabile);
- Individuare le possibili strategie di comportamento e d'azione;
- Individuare le possibili resistenze suscitate dalle diverse alternative e delle strategie utilizzabili per superarle;
- Definire un piano d'azione.
Docenti
Attività: progettazione percorso, coordinamento, docenza workshop avvio e workshop chiusura, codocenza su altri workshop, trainer laboratorio degli autocasi- gruppo I
dr.ssa Simona Deiana, consulente di sviluppo organizzativo, trainer, consulente al ruolo.
Attività: docenza workshop sul tema “leadership"
dr. Luca Fornari, team coach, trainer, intercultural specialist.
Attività: docenza workshop sul tema “autoefficacia e automanagerialità"
Ing. Pierluigi Ciferni, CEO presso Polyglass SpA
Attività: testimonianza nel workshop sul tema “guida e motivazione dei collaboratori”
Il corso è coordinato dalla dr.ssa Gabriella De Fino.