News/Approfondimenti > 31 maggio 2010

Imparare a gestire il paesaggio

In Trentino l’ambiente e la natura rappresentano le ricchezze più preziose e per questo motivo da sempre se ne salvaguarda l’integrità. Non è un caso se la superficie sottoposta a tutela è pari al 17% dell'intera provincia (comprende parchi, riserve e biotopi per oltre mille chilometri quadrati), se vi è mezzo miliardo di alberi (mille per ciascun abitante, contro la media nazionale di 250 per ogni abitante) e se questo territorio fornisce il 46% della produzione nazionale di legno. Fulcro del sistema ambientale trentino sono i tre Parchi naturali: l’Adamello - Brenta, quello di Paneveggio - Pale di San Martino e il settore trentino del Parco nazionale dello Stelvio.

Un patrimonio da tutelare e da promuovere in tutti i modi possibili. Anche attraverso un'apposita scuola, denominata ''Step'', istituita per insegnare agli amministratori a gestire nella maniera più appropriata il paesaggio. Nei primi mesi di vita questa realtà, nata su iniziativa della Provincia e gestita dalla Trentino School of Management, ha cercato di trasmettere, attraverso alcuni corsi, un concetto molto importante, e cioè che la tutela dell'ambiente e del paesaggio è una leva indispensabile per lo sviluppo di un territorio. In quest'ottica la formazione può giocare un ruolo centrale nel far capire che, quando si parla di paesaggio, non si deve pensare ad un panorama da copertina, ma a qualcosa di vivibile.

Questa è la missione della scuola, che si rivolge soprattutto agli amministratori, ma anche a chiunque voglia impegnarsi nel delicato campo della tutela ambientale. In un contesto come questo una sfida molto importante è rappresentata dalla nomina, avvenuta un anno fa, delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale Naturale dell'Umanità. Il marchio di qualità apposto dall’Unesco non ha fatto altro che certificare ciò che si sapeva da tempo. Queste montagne uniche al mondo sono diventate ufficialmente Patrimonio dell’Umanità non solo perché rappresentano un ambiente di grande fascino da tutelare in maniera rigorosa, ma anche perché sono un luogo dove l’uomo ha saputo stabilire con la natura un patto di amicizia e di cooperazione, che ha creato una società altrettanto irripetibile.

L’accoglienza che la gente sa riservare ai propri ospiti, la capacità di mantenere in equilibrio le esigenze di un’economia turistica avanzata con quelle di un ecosistema che richiede grandi attenzioni, i vantaggi di una amministrazione autonoma che ha saputo creare proficue sinergie fra intervento pubblico e iniziativa privata, sono i punti di forza del sistema che opera con e per il territorio.

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