News/Approfondimenti > 19 ottobre 2010

Progetto_Paesaggio. Tra teoria e pratica

Il paesaggio
Il paesaggio è un patrimonio fondamentale delle comunità e degli individui. Inteso come spazio di vita, sintesi di natura e sedimentazione storica, frutto del dialogo tra le generazioni, esso può divenire il principale riferimento per il governo del territorio.

La Provincia autonoma di Trento, sulla base degli orientamenti espressi dalle recenti riforme ed in particolare dal Piano Urbanistico Provinciale, riconosce che il paesaggio deve essere posto al centro delle scelte di governo del territorio. La collocazione della pianificazione al livello istituzionale più appropriato ai problemi delle singole comunità, la ricerca delle sinergie tra il sistema ambientale, socio-culturale ed economico-produttivo, il riconoscimento del valore delle risorse materiali e immateriali per la creazione delle condizioni per lo sviluppo costituiscono i principi dell’attuale Riforma Urbanistica che trovano un riferimento comune nella conservazione, nella gestione e nella valorizzazione del paesaggio.

Il Piano Urbanistico della Provincia autonoma di Trento
Il Piano Urbanistico della Provincia autonoma di Trento promuove una nuova disciplina della pianificazione incentrata sulla relazione tra territorio, paesaggio e sviluppo prestando particolare attenzione agli aspetti ambientali ed alla qualità territoriale e paesaggistica. 

Il Piano, seguendo il percorso tracciato dalla Riforma Istituzionale per il governo dell’autonomia del Trentino, propone un diverso modello di azione dell’Amministrazione Provinciale che prevede il decentramento del livello di decisione strategica favorendo la partecipazione e la responsabilità dei cittadini e delle comunità locali. L’idea centrale è che la pianificazione e la gestione del territorio deve collocarsi al livello a più diretto contatto con le esigenze locali.  Le sfide poste dalla Riforma istituzionale e dal Piano urbanistico impongono un salto culturale che riconosce la formazione e l’educazione come risorse cruciali per accompagnare il cambiamento.

Educazione al paesaggio: la Step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio
La formazione e l’educazione, infatti, sono un elemento di assoluta centralità per sostenere la partecipazione delle comunità nella progettazione del proprio futuro e per la valorizzazione del paesaggio come elemento identitario e fondativo della qualità e della vivibilità di un territorio. Per questo la Provincia autonoma di Trento ha istituito, all’interno della tsm-Trentino School of Management, la Step-Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, un importante ed originale investimento per sostenere attraverso la formazione quel salto di qualità, innanzitutto culturale, necessario per immaginare nuove connessioni tra spazi di vita, paesaggio, sviluppo economico e sociale.

La rilevanza della conoscenza e dell’apprendimento è particolarmente evidente nell’ambito dell’educazione al paesaggio e alla vivibilità. Un ambito di straordinario interesse che muovendo dal rapporto uomo-natura è capace di connettere temi rilevanti per vivere il presente e per immaginare il futuro. L’educazione al paesaggio si configura perciò come un luogo in cui si verificano delle inattese convergenze che forniscono l’opportunità di affrontare una serie di urgenze educative che riguardano la relazione tra natura e cultura, tra lettura della storia e progettazione del futuro, tra responsabilità e partecipazione, tra esigenze di fruizione e possibilità di costruzione di spazi di vita appropriati.

Le linee prioritarie di intervento, che definiscono il campo delle attività della Scuola, sono stabilite dalla Provincia autonoma di Trento. Esse riguardano:

  • il paesaggio, come elemento costitutivo dell’identità e della tradizione trentina, sotto i profili dell’antropologia, della storia delle tradizioni e del governo territoriale;
     
  • il marketing territoriale, come obiettivo e strumento di pianificazione;
     
  • la pianificazione come esercizio di responsabilità e strumento di partecipazione;
     
  • la formazione di figure professionali specifiche con il compito di agevolare il percorso di riforma istituzionale per il governo dell’autonomia del Trentino;
     
  • il significato e la gestione dei beni naturali del Patrimonio mondiale Unesco nell’ottica della collaborazione e della conoscenza reciproca fra le Province che hanno sostenuto la candidatura delle Dolomiti.

L’indirizzo e il coordinamento della Scuola sono affidati ad un Comitato Scientifico. Il Comitato è composto da due membri designati dalla Giunta provinciale, da due rappresentanti rispettivamente dell’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori e dell’Ordine degli Ingegneri, da un rappresentante del Consorzio dei Comuni Trentini.

Stepincontra - Ciclo di conferenze: PROGETTO_PAESAGGIO. TRA TEORIA E PRATICA
Al fine di promuovere un’idea condivisa sul concetto di paesaggio quale riferimento per il futuro del Trentino, la Step organizza un primo ciclo di incontri, rivolto in primo luogo ai professionisti impegnati a vari livelli nei processi di pianificazione, dal titolo “Progetto_Paesaggio. Tra teoria e pratica.” Nel mese di novembre nterverranno due architetti di fama internazionale Sergio Crotti e Gonçalo Byrne che proporranno una comune riflessione sulla relazione tra paesaggio e progetto. 

Gli incontri, coordinati da Giulio Andreolli e Chiara Bertoli, si terranno il 4 novembre ed il 26 novembre alle ore 17.30 presso il Centro Panorama, strada della funivia 66 in località Sardagna (Trento). Per entrambi gli incontri è necessario confermare la partecipazione inviando una mail a step@tsm.tn.it oppure telefonando al numero 0461.020 060. Di seguito una nota biografica dei protagonisti e una breve presentazione dei contenuti trattati negli incontri.

La “pratica teorica” di Sergio Crotti
Sergio Crotti, nato a Bergamo, laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1963, è professore ordinario di Composizione Architettonica. È stato visiting professor in numerose università estere.

Sviluppa originali studi sulla progettazione architettonica e urbana in rapporto alla morfogenesi insediativa, dirigendo su questi stessi argomenti programmi scientifici nazionali e partecipando ad iniziative internazionali. Conduce una continuativa attività di progettazione architettonica con numerose opere realizzate e affronta temi di ristrutturazione urbana a media e grande scala, tra cui noti interventi per aree strategiche milanesi. Collabora a vari periodici di settore ed ha pubblicato numerosi articoli, saggi e contributi teorici sulle problematiche della progettazione architettonica e urbana.

La “pratica teorica” di Sergio Crotti intende sostenere una progettazione consapevole dei propri fondamenti concettuali che sono alla base delle discipline, dei metodi e degli strumenti peculiari dell’architettura e del suo sapere originale. Ciò implica un’elaborazione che mira ad una sintesi tra le implicazioni etiche, logiche ed estetiche del progetto, adempiendo ad un mandato sociale, espressione di un sapere millenario e di un sedimentato patrimonio di competenze. Per questo è necessario approfondire, come testimoniano le opere di Crotti, i risvolti concettuali della relazione paesaggio-progetto.

Tessere legami tra uomo e natura: il paesaggio nell’opera di Gonçalo Byrne
Gonçalo Byrne, nato a Alcobaça nel 1941, laureato alla facoltà di architettura di Lisbona nel 1968, ha avuto una rilevante carriera accademica in molte università europee. Ha conseguito, con numerosi successi in concorsi di progettazione, un elevato grado di notorietà a livello internazionale affermandosi come uno dei principali protagonisti della fortunata stagione che attraversa l'architettura portoghese. È autore di importanti realizzazioni in Portogallo, in Italia e in numerosi altri paesi europei. Le opere e i progetti di Byrne sono stati pubblicati dalle principali riviste internazionali, dove hanno trovato ospitalità anche i suoi scritti. La sua opera, è organicamente presentata nei due tomi della monografia Gonçalo Byrne. Opere e progetti, edita da Electa, Milano 2007.

La relazione tra paesaggio e architettura è determinante per la qualità del vivere e la sostenibilità dello sviluppo. La ricerca incessante di una relazione appropriata tra rispetto per il territorio, la sua storia e le esigenze di trasformazione caratterizza l’opera di Gonçalo Byrne. Nel suo lavoro si fondono i tratti più caratteristici di una cultura progettuale che ha saputo far tesoro delle più significative esperienze compiute dall'architettura contemporanea, senza tradire la tradizione ed i contesti locali. Rigore formale, intuito, soluzioni commisurate alle esigenze, semplicità esecutiva hanno contribuito all’affermazione dell’architettura di Byrne che tende a creare nuovi legami tra urbanizzazione e natura, tra esigenze fruitive del presente e memoria del paesaggio.

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