News/Approfondimenti > 26 maggio 2010

Noi strangolati da tasse e costi

Albergatori. Asemblea Asat a Moena. L’allarme di Rigotti: ''Teniamo, ma la redditività cala''

MOENA- «Come dimostrano i dati dell'ultima stagione invernale, il Trentino turistico tiene ma la redditività delle nostre aziende viene annualmente erosa da costi eccessivi, dal peso di oneri finanziari per il continuo ammodernamento degli alberghi, dagli eccessivi oneri tributari e paratributari, dai costi degli adempimenti burocratici».

Il presidente dell'Asat Natale Rigotti, nella relazione all'assemblea di Moena affollata da oltre 300 partecipanti, non ha mancato di ripetere - davanti all'assessore Mellarini - la lista delle lamentele della sua categoria, chiedendo alla Provincia una serie di interventi (normativi e finanziari) a favore delle piccole medie imprese, sulla falsariga dello «small business act» previsto dal governo nazionale. Rigotti ha elevato un inno alla libera intrapresa, auspicando che in provincia «si metta da parte l'idea che solo guidati i trentini sono in grado di esprimersi, mentre troppo spesso la presenza del pubblico nelle sue articolazioni mortifica le iniziative private, il merito, le opportunità dei singoli e delle imprese, portando a rendite di posizione a favore di soggetti favoriti e tutelati».

Tra l'ambizione a un turismo di qualità e una concorrenza che spinge allo schiacciamento eccessivo dei prezzi, gli albergatori chiedono un ripensamento generale del Trentino. Per quanto riguarda il turismo, Rigotti si è detto soddisfatto del disegno di legge unificato che accoglie alcune proposte della categoria, a cominciare dall'aggiunta di un posto in cda di Trentino spa «per la rappresentanza del settore ricettivo e dunque per Asat», mentre invece nel nuovo Osservatorio del turismo non si è inserita una rappresentanza degli albergatori.

Turismo religioso, turismo termale, Trentino charme sono le nuove frontiere di diversificazione per gli alberghi. Sì, infine, al marchio di qualità per gli hotel «per dare trasparenza ed evitare concorrenza sleale, purché non sia un ulteriore  aggravio burocratico».

La Ricerca - Solo il 19% dà priorità alla convenienza dei prezzi
Come vedono il futuro turistico gli albergatori trentini? il gruppo di lavoro della tsm (prof. Umberto Martini con Daniela Fontana, Stefano Andreotti e Fabio Sacco), su commissione Asat, ha inviato un questionario a 1,100 alberghi, ottenendo il 27% di risposte. La parte del leone, territorialmente, l'hanno fatta gli albergatori della Val di Fassa (24,3%) e del Garda (10%).

Per quanto riguarda l'identità attuale, il 68% sono convinti che la qualità dell'accoglienza trentina è un vantaggio competitivo strategico e il 59% che il paesaggio sia la risorsa turistica più importante. In prospettiva, su «chi vogliamo diventare», il 55% è del tutto d'accordo sul fatto che «il successo della mia azienda dipende.  anche da come viene promosso il territorio», mentre il 90% degli operatori intervistati è assolutamente o abbastanza convinto che «la formazione è un elemento imprescindibile».

Il 59% invece non è affatto o poco convinto che serva tagliare i finanziamenti alle aziende private per investire di più sui servizi e sulle strutture territoriali. Per solo il 19% ha massima importanza la convenienza dei prezzi. I «prodotti turistici» su cui puntare? il 76% dice sci alpino e snowboard, seguiti dagli altri sport invernali (73%) e da trékking—escursionismo (68%).

knock off watches