News/Approfondimenti > 24 ottobre 2023

Benessere familiare, l'impegno di Tsm in Sardegna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia

Il mese di ottobre ha impegnato l'Unità lavoro scuola e welfare di Tsm nella conclusione di tre percorsi formativi, ideati e gestiti in collaborazione con l'Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento. Tre progetti che hanno permesso di diffondere in altri contesti territoriali, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, un nuovo approccio culturale e un nuovo metodo di lavoro finalizzato a sviluppare progetti e piani territoriali per il benessere familiare e sociale. 

I destinatari delle attività erano espressione del sistema degli enti locali, appartenenti al settore delle politiche sociali, dei servizi educativi e culturali con i responsabili delle politiche familiari delle Regioni coinvolte, insieme ad alcuni rappresentanti del terzo settore.

Il Master in gestione delle politiche per il benessere familiare in Sardegna si poneva l'obiettivo di creare una “rete” regionale di supporto alla Direzione delle politiche sociali della Regione Autonoma della Sardegna per l'attuazione di interventi per il benessere familiare, per la cui realizzazione delle quali è fondamentale individuare “alleati” consapevoli nei territori. In 23 hanno completato il percorso di alta formazione della durata di un anno che ha alternato moduli in aula e a distanza e lavoro individuale e in gruppo per l'elaborazione finale di cinque Project work presentati dai partecipanti nella giornata conclusiva, il 12 ottobre scorso a Nuoro.

Un risultato importante è stato aver condiviso l'idea che lo sviluppo parta dal territorio e la crescita del benessere delle famiglie sia condizione fondamentale per la crescita economica, ambientale, culturale e istituzionale del territorio stesso. Questa visione è stata declinata con le sfide che riguardano il futuro della Sardegna: la lotta allo spopolamento e la costruzione di benessere in modo equo e sostenibile e il “patto sociale” per il benessere delle famiglie per rigenerare concretamente i paesi, i comuni, anche molto piccoli, le aree che si spopolano e rendere più accogliente la regione nella sua complessità. 

Alcuni temi al centro dei lavori sono stati la riqualificazione e la rigenerazione dei centri famiglia, la promozione di azioni di welfare territoriale e di comunità, di integrazione con scuola, mondo educativo e del tempo libero per intervenire sul problema delle famiglie con giovani NEET,  la costruzione di alleanze tra Comuni e all'interno dei Comuni con il superamento della logica settoriale e riparativa delle politiche sociali anche grazie allo strumento della certificazione family, l'attivazione delle famiglie, ovvero del carattere dell'ospitalità e della capacità di fare rete e comunità per accompagnare la riconversione turistica dei territori.

I due percorsi sul Municipality Family Manager, la figura che supporta le amministrazioni comunali nella costruzione dei piani per la famiglia si sono svolti in Friuli Venezia Giulia e in Piemonte.

Realizzati con una modalità laboratoriale, hanno portato all'elaborazione dei piani famiglia dei 40 Comuni partecipanti ai percorsi formativi, che sono poi stati presentati nel corso della giornata conclusiva davanti ad una Commissione esaminatrice composta dalle Regioni committenti e dall'Agenzia per la coesione sociale.

Il piano famiglia comunale è lo strumento attraverso il quale il Sindaco e la Giunta comunale, con il supporto di una Commissione interdisciplinare costituita dagli assessori coinvolti e da rappresentanti esterni (associazionismo, settore turistico ricettivo, commercio, cultura e trasporti), valorizzano e attivano le risorse presenti sul territorio in un quadro sistemico e sussidiario.

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