News/Approfondimenti > 26 settembre 2023

Formare la classe dirigente per sostenere lo sviluppo

di Paola Borz 

Trovare una nuova visione, un traino forte che possa aprire un nuovo ciclo di sviluppo. Secondo Mauro Marcantoni, intervenuto alcuni giorni fa sulle pagine de l'Adige, è questa la sfida che l'autonomia del Trentino si trova a dover affrontare nei prossimi anni. Una sfida che possiamo vincere soltanto se l'intera comunità, con le sue istituzioni e i corpi sociali, il pubblico e il privato, saprà fare sistema, aumentando l'attrattività e la competitività del territorio.

In un periodo in cui i cambiamenti si susseguono con grande rapidità rispetto al passato, in un contesto istituzionale unico in Italia, dove l'autonomia conferita alla nostra Provincia ci consente di gestire in modo diretto e peculiare i vari aspetti dello sviluppo e della gestione territoriale, l'aggiornamento delle competenze del capitale umano è fondamentale per accompagnare la crescita del territorio.

Per dare risposta ai bisogni, sempre più complessi, di cittadini e imprese servono nuove competenze, servono capacità di relazione e capacità manageriali. Ma serve, soprattutto, una classe dirigente che abbia il senso del proprio ruolo e delle aspettative poste dalla comunità. Queste esigenze sono state espresse in maniera molto chiara anche nella recente Assemblea di Confindustria Trento e rappresentano le fondamenta su cui costruire il per modello proposto di “Società Trentino 5.0”.

In qualsiasi struttura organizzativa, pubblica o privata, la dirigenza riveste un ruolo fondamentale, perché è chiamata a indicare visioni, a prendere decisioni strategiche e a trasformare le risorse in risultati. I dirigenti sono i custodi della cultura organizzativa e gli interpreti principali delle politiche aziendali o istituzionali. Essi coordinano e guidano, assegnano e valutano, ma soprattutto, forniscono, con il supporto della politica o degli amministratori, una direzione di marcia.

Se la dirigenza è così cruciale in ogni ambito, immaginiamo quanto lo sia in un contesto come quello della Provincia autonoma di Trento, dove è chiamata non solo a gestire direttamente le risorse, ma su cui grava il compito aggiuntivo di navigare attraverso le complessità e le responsabilità che comportano le dinamiche di autogoverno.

La classe dirigente locale deve essere versatile e dinamica, in grado di interpretare tanto le leggi nazionali quanto quelle locali, di interagire con una gamma di stakeholder che spazia dai cittadini alle istituzioni europee, di interpretare le politiche degli eletti, tradurle in azioni concrete e garantire che le risorse disponibili siano utilizzate in maniera efficiente ed efficace. Per questo è fondamentale che la stessa sia dotata di strumenti e competenze sempre aggiornate.

Tsm- Trentino school of management è a fianco, in particolare, della dirigenza pubblica per aiutarla ad affrontare le sfide, in alcuni casi epocali che ci aspettano.

La formazione, come ribadito anche dal Ministro Paolo Zangrillo quando a fine maggio venne in Trentino, è l'investimento chiave per costruire il nostro futuro. Dalla costituzione di Tsm, oltre 20 anni fa, la dirigenza provinciale, e il midle management, ha colto questa opportunità e si è impegnata in un processo di formazione continua per approfondire competenze tecniche e trasversali, acquisire una visione anticipante dei profondi mutamenti culturali e tecnologici che stiamo vivendo, contribuendo a dare maggiore concretezza alla nostra autonomia, non intesa come un mero status giuridico, ma come leva di sviluppo e benessere. I numeri e i risultati sono chiari. A livello nazionale ogni dipendente pubblico si forma in media per una giornata all'anno, in Trentino, i dipendenti della Provincia si formano mediamente per 2,45 giornate ogni anno, i dirigenti circa 5 giornate. Sulla base del rapporto 2023 della CGIA di Mestre l'Amministrazione trentina si pone al primo posto per la qualità istituzionale tra le amministrazioni italiane in Europa, su 208 regioni monitorate dall'Università di Göteborg.

Partendo da questi prestigiosi risultati, e dalla consapevolezza della posta in gioco, Tsm-Trentino School of Management, ha la mission istituzionale, l'ambizione e le competenze per contribuire fattivamente allo sviluppo integrato del nostro territorio. Lo ha fatto con riconosciuta professionalità fino ad oggi e, per il futuro, intende farlo con ancor maggiore impegno come partner “naturale” del mondo pubblico, ma sempre in stretto e costante raccordo con quello privato.

knock off watches