Esserci. Esperienze di Servizio Civile
in Pubblicazioni e Libri

ES.SER.CI. Esperienze di Servizio Civile

Il punto sulle attività delle regioni

Sara Guelmi

Quarta di copertina

Occuparsi di Servizio Civile significa anzitutto rievocare una lunga stagione segnata dalla conquista del primato della coscienza. Oggi, può sembrare una cosa scontata ma, fino al 1972, anno in cui in Italia venne promulgata la legge sull'obiezione di coscienza, non lo era affatto. I pochi coraggiosi che si opponevano al servizio militare e all'uso della violenza pagavano la loro scelta con il carcere e con l'accusa infamante di viltà.

Per un quarto di secolo quella legge contribuì, fino all'abolizione della leva militare obbligatoria, all'elaborazione di una coscienza civica collettiva. Fu una conquista morale e civile di grande significato, che fece davvero maturare il nostro Paese.

L'istituzione, a partire dal 2001, del nuovo Servizio Civile Nazionale Volontario porta con sé quell'eredità, frutto di passioni, di impegno, di testimonianze personali, di piccoli "eroismi", di battaglie culturali.

Dedicare un anno al Servizio Civile rappresenta quindi una scelta forte, che mette in gioco passioni e capacità, rafforzando il senso civico e fornendo contenuti concreti alla voglia, spesso generica e spontaneista, di "fare per la comunità".

Questo libro intende fornire innanzitutto un'informazione corretta e dettagliata sulla realtà del Servizio Civile Nazionale Volontario. Un'informazione che tocca anche le motivazioni di una scelta legata sia a ragioni di ordine etico-sociale sia a nuove opportunità professionali.

In secondo luogo, il volume offre una interessante panoramica sulle realtà regionali, a partire dal "caso Trentino", che per molti aspetti assume caratteristiche del tutto particolari rispetto alle altre esperienze maturate in ambito nazionale.

Infine, la pubblicazione ha lo scopo di aggiornare le istituzioni, e chi è interessato alla materia, sullo "stato dell'arte" in Italia, aprendo nel contempo  una riflessione sui temi chiave del futuro del servizio.

Prezzo: 29,00
Angeli Franco

Prefazione. Un nuovo modo per esprimersi nella cittadinanza

Introduzione. Il Servizio Civile, occasione di crescita e di maturazione

 

Parte prima

1. Il Servizio Civile: un po' di storia

2. L'istituzione del Servizio Civile Nazionale e il Servizio Civile Volontario

2.1. La legge 64/01 e la fase transitoria

2.2. Le finalità del Servizio Civile Nazionale

2.3. In attesa del Decreto Legislativo n. 77/02

3. Il sistema del Servizio Civile

3.1. I beneficiari

3.2. I progetti di Servizio Civile: caratteristiche essenziali e garanzie organizzative

4. L'assetto istituzionale

4.1. L'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

4.2. L'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, le Regioni e le Province autonome

5. Il punto sull'attività delle Regioni

5.1. L'operatività delle Regioni a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo 77/02

5.2. Le leggi regionali e il Servizio Civile Regionale

Postfazione. Una visione d'insieme

 

Parte seconda

1. Il caso trentino

1.1. Una situazione atipica

1.2. Ambiti di impegno operativo dell'Ufficio Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento

2. Una proposta di “istruzioni per l'uso”

2.1. La comunicazione di sistema per la diffusione della cultura del Servizio Civile

2.2. La progettazione

2.3. L'avvicinamento

2.4. La selezione

2.5. L'accoglienza dei giovani in gruppo e l'avvio del progetto

2.6. L'attuazione

2.7. La formazione

2.8. Il monitoraggio

2.9. Bilancio dell'esperienza di Servizio Civile

 

Parte terza

Le esperienze regionali

Regione Basilicata

Regione Calabria

Regione Campania

Regione Emilia Romagna

Regione Friuli Venezia Giulia

Regione Liguria

Regione Lombardia

Regione Marche

Regione Molise

Regione Piemonte

Provincia autonoma di Bolzano

Regione Sardegna

Regione Sicilia

Regione Toscana

Regione Umbria

Regione Valle d'Aosta

Regione Veneto

Introduzione

Il Servizio Civile, occasione di crescita e di maturazione

In una società in cui i giovani tardano a lasciare la famiglia di origine e a trovare il primo impiego, dedicare un anno intero al Servizio Civile può sembrare a molti una perdita di tempo, un ostacolo al raggiungimento dell'autonomia personale. Questo pregiudizio è dovuto, nella maggior parte dei casi, a una scarsa o scorretta informazione. Lo si vede ancora legato al Servizio militare, di cui rappresentava l'alternativa con l'esercizio del diritto di obiezione di coscienza e questo finisce ancor oggi con l'attrarre poco i giovani, soprattutto i maschi, che da qualche anno non sono più soggetti alla leva obbligatoria.

Istituito nel 2001, il Servizio Civile Nazionale ha registrato negli anni un trend di crescita, che però può e deve essere incrementato: occorre parlarne di più, e meglio, ai giovani, far comprendere loro il senso ed i vantaggi che derivano da questa scelta, non solo di natura etica e di partecipazione attiva e fattiva alla costruzione sociale ma anche nella prospettiva di uno sviluppo delle competenze sociali, importanti per un proficuo orientamento professionale.

Occorre far comprendere che concetti quali la solidarietà e il benessere collettivo, la salvaguardia ambientale e la cultura ecologica, la promozione del patrimonio culturale ed il sostegno all'educazione non rappresentano solo campi di intervento di tipo “assistenziale”, né sono solo una buona opportunità di maturazione della propria coscienza civile. Al contrario, partecipare in forma attiva e propositiva alla realizzazione di progetti che colgono tali sfide sociali rappresenta, un'occasione privilegiata per riflettere, confrontarsi e accrescere il bagaglio delle meta competenze – introspezione, autonomia, gestione della complessità e delle relazioni. Al pari, dunque, di attività di studio, di formazione e di prime esperienze lavorative, i giovani in Servizio Civile acquisiscono strumenti per l'inserimento nel mondo del lavoro e per futuri percorsi di carriera.

È proprio questo mix di impegno civile e di apprendimento in situazione, inseriti in un ambito protetto e accompagnati da professionalità e culture proprie del no profit, ciò che caratterizza fortemente l'anno del Servizio Civile rispetto ad altre esperienze solidali. La natura “volontaria” dell'adesione si arricchisce, pertanto, del valore aggiunto di una “specializzazione” in campi che, oggettivamente, oggi possono costituire “frontiere” di crescita personale e professionale.

Incentivare i giovani a percorrere questa strada ha un profondo significato civile. Significa incrementare il tasso, per così dire, di “responsabilità” all'interno delle nuove generazioni e della società in senso più ampio. Dedicare un anno al Servizio Civile rappresenta senz'altro una scelta forte, che mette in gioco passioni e capacità, rafforzando il senso civico e fornendo contenuti concreti alla voglia, spesso generica e improvvisata, di “fare per la comunità”. È questa, probabilmente, la ricaduta positiva più importante di questo progetto: contribuire a formare nuovi cittadini, più dotati di senso di responsabilità nei confronti della comunità in cui vivono e delle generazioni che li seguiranno. Cittadini consapevoli che, per partecipare efficacemente in qualsiasi ambito ed in qualsiasi organizzazione, è necessaria una dotazione di conoscenze e abilità specifiche oltre a una generosa disponibilità.

Questo libro intende fornire ai giovani, in primo luogo, un'informazione corretta e dettagliata sulla realtà oggi del Servizio Civile Nazionale, e un incentivo a compiere questa scelta, in ragione delle profonde motivazioni di ordine etico-sociale. Ma questa pubblicazione ha anche lo scopo di aggiornare le istituzioni e gli enti interessati alla materia, sullo “stato dell'arte” in Italia, cercando nel contempo di evidenziare alcuni “focus” problematici su cui è bene avviare una riflessione.

L'esperienza sul campo ha evidenziato in questi anni alcuni punti deboli che vanno corretti. I nodi principali sono, in primo luogo, di ordine organizzativo. Permane una generale difficoltà nel rapporto fra le Regioni, le Province autonome e l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. Fra questi soggetti non vi è ancora una pariteticità di rapporti, nell'ambito del sistema operativo, malgrado la Corte Costituzionale abbia più volte richiamato il principio di sussidiarietà e il principio di leale collaborazione. La stessa Corte Costituzionale si è espressa nettamente a favore di una concessione di maggiore autonomia agli enti locali. Dall'altra, la situazione di perenne “emergenza” operativa costringe spesso questi ultimi ad accettare proposte senza i necessari approfondimenti.

Proprio richiamandosi al principio di sussidiarietà, la Corte ha stabilito che, anche nella regolamentazione del Servizio Civile Nazionale, ambito prevalentemente riservato alla competenza statale, le Regioni possono, e talora “debbono”, a vario titolo, “concorrere”. La fondamentale conseguenza di questo principio – niente affatto scontato – è che anche le Regioni facciano parte del sistema nazionale di difesa della Patria

In questo senso, il libro contiene anche una “proposta di istruzioni per l'uso”, affinché in futuro si possa creare agevolmente un sistema organizzativo funzionale e coerente adibito a condividere non solo i modi e i termini di gestione, ma anche i valori che caratterizzano questa esperienza formativa.

Nella seconda parte, dopo aver inquadrato la storia, le caratteristiche e gli aspetti normativo-organizzativi del Servizio Civile in Italia, il volume offre una panoramica sulle realtà regionali, a partire dal “caso trentino”, che per molti aspetti riveste un carattere tipico rispetto ad altre esperienze locali. Il panorama che emerge nelle realtà regionali vede, oggi, un insieme ricco e interessante di enti che compongono un patrimonio prezioso di esperienza operativa: una “rete” variegata che, per radicamento sul territorio e per facilità di dialogo con le strutture amministrative locali, può rappresentare una base importante di lavoro negli anni a venire.

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