News/Approfondimenti > 15 maggio 2008

Un progetto per assunzioni on-line

TRENTO. Assunzioni di lavoratori stranieri on-line. E’ il modello, sperimentale, offerto da Pontest, progettato per l’inserimento degli immigrati e promosso da Ente bilaterale dell’artigianato, Camera di commercio, Trentino school of management, Fondazione Kessler e università. Pontest ha guardato ad est e ha raccolto una trentina di curricula di metalmeccanici polacchi e dodici tra russi e ucraini che vivono in Trentino. In teoria, solo tre metalmeccanici sono risultati “abili” all’assunzione.  Per il momento, si tratta di un esperimento, della verifica di una possibilità per far incontrare domanda e offerta mettendole in contatto nella grande rete internet.  In questa fase, il settore individuato è quello metalmeccanico di base, cioè, ad esempio, saldatori e tagliatori di lamiere.

Partendo dai poco più di quaranta profili professionali inseriti on line nel sito internet www.pontest.it, si è provveduto a una prima e a una seconda scrematura. Un lavoro di “cesello” condotto con alcune aziende trentine, che ha portato alla possibile assunzione, teorica, di tre lavoratori. Pochi, a dimostrazione che di strada da fare ce n’è ancora parecchia per rendere compatibili professionalità dello stesso campo, ma di provenienza diversa.  Per far conoscere l’iniziativa in Polonia, Pontest ha collaborato con l’Agenzia del lavoro di Varsavia.

Sono stati pubblicati avvisi sui maggiori giornali in tre lingue, polacco, italiano e inglese. Hanno risposto in una trentina. In Trentino, invece, tramite un corso di formazione dell’Ente bilaterale dell’artigianato, sono stati contattati dodici potenziali metalmeccanici.  «L’idea che sta alla base del progetto - afferma Adriano Chinellato, direttore dell’Ente bilaterale dell’artigianato - è che l’immigrazione va governata verificando quali sono le reali esigenze lavorative di un territorio, in questo caso di quello trentino. In caso contrario, il rischio è l’immissione di lavoratori con competenze diverse da quelle che servono e che si arrangiano a fare quello che capita». 

Quindi, come vi siete mossi?  Ci siamo rivolti al settore metalmeccanico e, con l’aiuto di Alma Laurea, è stato elaborato un sistema informatizzato che permette ai lavoratori stranieri di inserire in internet il loro curriculum, indicando le mansioni che sono in grado di svolgere. Poi, ci siamo rivolti ai capi del personale di alcune aziende trentine per verificare le loro esigenze.

E’ insomma un modo per far venire incontro domanda e offerta.  Quello elaborato è un modello simulato o ha portato alla reale assunzione di lavoratori?  Nessuna assunzione, proprio perché si è trattato di una sperimentazione teorico-pratica. Però, visto che ne abbiamo testato il funzionamento, adesso si tratta di metterlo a punto e utilizzarlo. Il progetto, che verrà concluso a luglio, non va disperso. E’ per questo che ci auguriamo che possa esser fatto proprio dai Centri per l’impiego dell’Agenzia del lavoro. In questo senso, ci sono già dei contatti e una partnership.
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