News/Approfondimenti > 27 ottobre 2011

''L'Italia è ancora bella? Paesaggio fra estetica e politica'' con Salvatore Settis

E' un importante appuntamento quello in programma venerdì 28 ottobre alle 17 e 30 presso la Fondazione Bruno Kessler (in via Santa Croce). Voluto dall'assessore all'Urbanistica Mauro Gilmozzi - da anni impegnato nella promozione di una corretta concezione del Paesaggio - è organizzato da Step (Scuola di governo del territorio e del paesaggio) in collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. A tenere una lezione magistrale sul tema ''L'Italia è ancora bella? Il Bel Paese: il paesaggio fra estetica e politica'' sarà infatti Salvatore Settis uno dei più autorevoli studiosi italiani riconosciuti in ambito internazionale in tema di Beni culturali. Storico dell'arte e archeologo di fama, infatti, Settis ha ricoperto incarichi di prestigio come quello di direttore della Scuola Normale superiore di Pisa e del Getty Research Insitute di Los Angeles. Salvatore Settis incontrerà l'assessore Gilmozzi, i suoi collaboratori più stretti e alcuni dirigenti provinciali particolarmente coinvolti nella pianificazione dello sviluppo territoriale poco prima dell'incontro delle 17.30 aperto al pubblico.

Che il paesaggio costituisca, per il governo del Trentino, un nodo focale da cui partire per la pianificazione dello sviluppo è piuttosto noto visto che, anche il documento di pianificazione più importante - il Pup (Piano urbanistico provinciale)- lo pone al centro di tutto il ragionamento per il futuro del Trentino. Per promuovere la giusta consapevolezza dell'importanza del paesaggio è stata istituita la Scuola di formazione del governo e del paesaggio. Da questo nasce l'incontro con Salvatore Settis che, fra gli altri incarichi, ha presieduto anche la Commissione che ha elaborato l'importante Codice del Beni Culturali italiano (Dlgs 42 2004), il principale riferimento normativo del nostro Paese in materia di Beni Culturali e Paesaggistici. Nel libro ''Paesaggio, Costituzione cemento'' (Einaudi editore) Salvatore Settis propone una feroce critica nei confronti degli abusi e dei danni arrecati al paesaggio italiano. ''Danni che - dice lo studioso - ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale offendono i diritti delle generazioni future''. Settis, che da anni porta avanti una battaglia civile particolarmente importante, esporrà le sue tesi sulle cause di natura istituzionale, normativa e politica che hanno generato lo sfregio del Bel Paese e inviterà il pubblico ad un ragionamento profondo su una prospettiva che pone il paesaggio al centro. (fs)

knock off watches