News/Approfondimenti > 05 giugno 2012

Cittadini di domani

di Ugo Morelli 

Fa bene a chiedersi chi ritenesse difficile parlare con le ragazzine e i ragazzini di responsabilità rispetto al territorio, al paesaggio e alla vita comunitaria fa bene a ricredersi. Se docenti di diverse discipline mettono a tema educativo quegli aspetti così decisivi per la nostra vita, i risultati possono essere sorprendenti.

È quello che è accaduto in un campione di dieci scuole medie distribuite in tutto il Trentino, attraverso l’azione di Step, Scuola per il governo del territorio e del paesaggio. 

Educare alla vivibilità oggi è forse uno dei compiti principali, non solo della scuola. Significa promuovere una cultura della consapevolezza e della responsabilità rispetto alle risorse naturali e paesaggistiche, ma soprattutto affrontare il grande tema del cambiamento. Un cambiamento che per essere efficace, accanto alle norme, richiede comportamenti individuali e collettivi basati su una inedita cultura civile dell’ambiente e della vivibilità. Quei comportamenti si strutturano in ogni età della vita, ma soprattutto quando si è cittadini in erba. 

Studenti, insegnanti e studiosi si sono impegnati, in una prospettiva interdisciplinare, a studiare e riflettere insieme. Lo hanno fatto a partire da questioni concrete della vita, dei luoghi e dei paesaggi delle studentesse e degli studenti. La loro esperienza è divenuta il centro e il punto di partenza del lavoro educativo. Il titolo del progetto, infatti, è “Io vivo qui”. I percorsi attivi di scoperta come via di educazione a una nuova cittadinanza sono stati progettati insieme agli studenti e condotti con un metodo sperimentale finalizzato all’educazione estetica ai luoghi.

E così a Folgaria si è lavorato approfondendo il rapporto tra sacro e profano nella valorizzazione dei luoghi di vita, mentre a Levico Terme l’attenzione è caduta sul Parco storico, sulla sua percezione e sui significati che ha per le giovani generazioni, al fine di realizzare un progetto di valorizzazione con il quale coinvolgere anche gli uffici competenti.

Paesaggi lenti, paesaggi veloci, è stato il contenuto del progetto di Spiazzo Rendena, finalizzato all’analisi di nuove forme di vivibilità; sempre la vivibilità, ma in questo caso come Riqaulificazione del cortile della propria scuola, ha coinvolto gli allievi e gli insegnanti di Predazzo con la consegna di un progetto all’Amministrazione comunale.

Coinvolgendo la Sat e il Museo Alto Garda, gli studenti di Riva del Garda si sono occupati dell’Antica viabilità tra il loro territorio e il bresciano, con attenzione alle bellezze paesaggistiche e naturali. La mobilità ferroviaria è stato il tema del lavoro a Roncegno Terme, con il progetto Così distanti, così vicini, riguardante la stazione ferroviaria e il suo ruolo nella vivibilità del luogo.

A Rovereto hanno lavorato su L’altra città, considerando il rapporto tra paesaggio e industria, mentre a Telve è stato approfondito il ruolo delle due piazze principali con il progetto Spiazzati. Il paesaggio fuori e dentro l’aula ha coinvolto gli studenti di Tesero, e l’analisi storica delle trasformazioni del paesaggio urbano nel ‘900, quelli di Vigolo Vattaro. Ai fini della diffusione dei risultati tutti i progetti sono ora in rete (http//iovivoqio.tsm.tn.it).

L’intero lavoro ha mostrato che la partecipazione attiva si costruisce fin da piccoli insieme alla consapevolezza che territorio, ambiente e paesaggio sono il nostro futuro.




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