Competenze digitali e IA, una nuova prospettiva
Gli studi sull'Intelligenza Artificiale (IA) risalgono a ben prima dell'apertura al grande pubblico di strumenti come ChatGPT, almeno dalla prima metà del secolo scorso. Inizialmente si trattava per lo più di esperimenti di carattere scientifico o di ricerca, vista la mancanza di una tecnologia adeguata. In questi anni, e soprattutto nei prossimi, l'avanzamento tecnologico consente di pensare ad algoritmi e, di conseguenza, a strumenti sempre più raffinati ed efficaci.
La formazione sulle competenze digitali non può non tenere conto di queste nuove possibilità. Dunque, anche i percorsi formativi resi disponibili da TSM al sistema pubblico territoriale stanno evolvendo, introducendo l'impatto delle nuove possibilità offerte dall'Intelligenza Artificiale.
I contenuti del progetto formativo ioDigitale, basato sul framework europeo DigComp 2.1 e 2.2, nonché sul Syllabus italiano per le competenze digitali nella PA, sono costantemente aggiornati, evidenziando le correlazioni e gli impatti dell'IA in tutti gli ambiti del digitale: dalla gestione dei dati, alla soluzione di problemi, dalla comunicazione e condivisione delle informazioni alla creazione di contenuti fino ad arrivare alla sicurezza informatica. È proprio su quest'ultima, in particolare, che l'IA può portare dei risvolti sia positivi che negativi. Si immaginano infatti sistemi sempre più “intelligenti” in grado di violare sistemi informatici complessi.
L'impegno di TSM sarà quello di innovare costantemente i contenuti formativi dei percorsi sulle competenze digitali, evidenziando per i vari ambiti come gli strumenti di Intelligenza Artificiale possano essere un supporto (e non sostituto) per i professionisti della Pubblica Amministrazione.